L’assistenza domiciliare al tempo del Covid-19. L’Asl Salerno è chiara: “Le cure domiciliari sono un’attività svolta dall’ASL Salerno in collaborazione con i Comuni, diretta a persone che necessitano a domicilio di un insieme di prestazioni di varia natura (infermieristica, medica, riabilitativa, tutelare) definite in base al bisogno di assistenza, al quadro clinico e alla situazione sociale. Spesso i percorsi domiciliari sono erogati a seguito di dimissione da reparti ospedalieri, se le condizioni cliniche sono stabili, per favorire la deospedalizzazione con il rientro a casa”. Se fino a prima del contagio il meccanismo sopra descritto era oliato e funzionante, da dieci giorni molti malati – di fatto – ricevono in maniera sporadica le prestazioni richieste e necessarie. “Alla nostra centrale operativa (foto in basso) arrivano numerosi e pressanti richieste di interventi necessari, in alcuni casi, per non sospendere le terapie” racconta Roberto Schiavone, presidente Humanitas. A quanto si apprende, infatti, il personale solitamente impegnato dall’Asl si recherebbe presso i domicili allorquando dotato dei dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, occhiali, tute). Misura precauzionale assolutamente necessaria anche perché, non di rado, la persona allettata vive in un contesto di quarantena determinato dalla familiarità con i ‘positivi’ al Covid-19 il cui numero è crescente anche in provincia di Salerno. E’ il classico ‘cane che si morde la coda’: in attesa delle indispensabili forniture, fonti raccontano di espedienti (materiale talvolta lasciato sulla soglia della porta d’ingresso e utilizzati dai familiari); di situazioni di grande difficoltà (trasfusioni, piaghe da decubito ecc…) e di conseguenti livelli molto alti di tensione.