A fine lavori di dragaggio, il porto di Salerno avrà tre livelli di profondità: 13.50 metri in tutto il canale di ingresso, l’area di evoluzione e lo specchio acqueo alle testate dei moli III Gennaio e Trapezio, oltre in quello tra essi ricompreso; 11 metri nello specchio acqueo ricompreso tra molo Trapezio e quello di ponente; 9.70 metri al molo Manfredi-Stazione Marittima (immagine in basso). Obiettivi da raggiungere attraverso una intensificazione delle attività di dragaggio in atto. Nelle scorse ore ha attraccato alla banchina del molo Manfredi una seconda draga autocaricante aspirante refluente di tipologia TSHD “Trailing Suction Hopper Dredging”. L’Autorità di Sistema Portuale del mar Tirreno centrale, ente appaltante, fa sapere: “L’appaltatore RTI Sidra-Consorzio Grandi Lavori (RCM Costruzioni srl)-Meridiana Costruzioni Generali nel rispetto della tempistica contrattuale mette in campo una seconda draga. Si tratta della ‘Scheldt River’ di ultima generazione e concezione (anno di costruzione 2017). La draga ha una capacità di volume di carico di 8400 mc, dimensioni ft lunghezza 115,80 e larghezza 25 metri con pescaggio massimo di 9 metri e una potenza complessiva 11000 kW con un sistema di propulsione ibrido (MGO e LNG). Le attività operative nel porto di Salerno, al fine di limitare le emissioni inquinanti, saranno svolte utilizzando esclusivamente gas naturale. La ‘Scheldt River’ del gruppo armatoriale belga, capo gruppo della Sidra (Società Italiana Dragaggi) si aggiunge alla draga ‘Breydel’ già operante con capacità di volume di carico 11300 mc, dimensioni ft lunghezza 125,50 e larghezza 28 metri con pescaggio massimo di 9,10 metri e una potenza complessiva di 11000 kW. Per le profilature sottobanchina è già operante anche la motobetta ‘Angelo B’ con una capacità di carico di oltre 1100 mc, dimensioni ft lunghezza 125,50 e larghezza 28 metri con pescaggio massimo di 9,10 metri dotata di gru di tiro 200 t e benne bivalve di tipo ambientale da 1 a 10 mc”. Descritti i grandi mezzi al lavoro, l’AdSP passa agli stati di avanzamento: “L’attuale stato di processo produttivo è il seguente: circa 1.000.000 di mc di sedimenti rimossi con 240 viaggi di recapito al sito d’immersione (area quadrilatera con lato di 4 miglia nautiche ad una profondità di 300 metri). Le attività di escavo e sono iniziate il 16 gennaio 2020 e saranno garantiti i tempi di ultimazione per la prima finestra temporale del 31 marzo 2020 eventualmente prorogabile fino al 15aprile. Sono da ultimare circa 640.000 mc incluso un volume intrinseco alle attività di dragaggio (Over- Dredging). La produzione giornaliera media è di circa 22.000 mc. L’organizzazione e gli sforzi dell’Amministrazione stanno garantendo le normali operazioni in ambito portuale raggiungendo un risultato di notevole importanza in previsione dell’aumento dei traffici portuali e croceristici e garantendo i risultati e i propositi del progetto redatto dall?Autorità di Sistema Portuale”.
Dragaggio, seconda draga per tre quote (da 9.70 a 13.50 mt)
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