Servizio straordinario dei Carabinieri del Comando provinciale di Napoli contro i roghi di rifiuti e le condotte connesse allo smaltimento illecito. Supportati dai Carabinieri del Nucleo Elicotteri di Pontecagnano (Salerno) e da quelli dei gruppi Tutela Ambiente, Lavoro e salute, i militari hanno denunciato negli ultimi giorni undici persone, arrestandone una. Sequestrate quattro officine e quattro aree destinate allo smaltimento illecito di rifiuti.
Di seguito il report delle operazioni diffuso dal Comando provinciale di Napoli dell’Arma.
A Pollena Trocchia i Carabinieri della tenenza di Cercola hanno arrestato un incensurato del posto. Attirati da una colonna di fumo, i militari hanno sorpreso l’uomo mentre incendiava rifiuti di ogni genere in aperta campagna . A pochi metri dal rogo campi coltivati sulle cui piantagioni si era poggiato parte del pulviscolo tossico generato dall’incendio . Sequestrato il furgone con il quale l’uomo aveva raggiunto il terreno. Al suo interno trovati altri 20 sacchi di immondizia destinati alla combustione. L’area – ampia circa 3600 mq – è stata sequestrata e sarà sottoposta a campionamenti da parte dell’ARPAC. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.
Smaltiva illecitamente i rifiuti della sua officina di Casalnuovo un uomo di Cardito, sorpreso dai militari della locale tenenza a sversare acque reflue nella rete fognaria pubblica.
Stessa violazione commessa da un uomo di Volla, la cui attività di autocarrozzeria immetteva nell’atmosfera fumi tossici prodotti dalle vernici spruzzate sulle vetture.
A San Giuseppe Vesuviano denunciato un cittadino di origini cinesi – titolare di un azienda tessile – per violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e per carenze igieniche. I militari hanno poi scoperto che gli scarti di produzione venivano smaltiti senza alcun controllo e differenziazione.
Ancora due officine meccaniche nel mirino dei carabinieri nei comuni di Roccarainola e Nola. Oli esausti e vernici – hanno scoperto i militari – venivano regolarmente sversati nei tombini della fogna comunale. I pezzi di ricambio, invece, benché ritenuti rifiuti speciali erano depositati nei tradizionali cassonetti.
Rifiuti di varie categorie – anche pericolosi – miscelati e abbandonati in strada dal gestore di una società di Crispano e da uno di San Vitaliano.
Un uomo di San Giuseppe Vesuviano, invece, utilizzando un terreno di sua proprietà, aveva stoccato oggetti di ogni genere, creando una vera e propria discarica a cielo aperto.
A Palma Campania è finito nei guai il titolare di un caseificio, un incensurato del posto. I Carabinieri hanno accertato che le acque reflue derivanti dalla produzione di latticini e dal lavaggio delle attrezzature venivano scaricate indistintamente nelle fogne.
Due le persone denunciate a Napoli perché alla guida di un furgone carico di rifiuti speciali e non miscelati senza alcun criterio e destinati allo smaltimento illecito.