Container, l’architettura sperimenta nuove frontiere

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Nei cantieri edili, sulle navi, all’interno dei campi post emergenza ma anche nel giardino di casa o nel cuore commerciale delle città. Ancora: scuole, ospedali, uffici pubblici e aziende private, magazzini, mense. L’architettura modulare – sviluppatasi sul sistema del noleggio container – trova giorno dopo giorno nuovi e funzionali campi di applicazione per il soddisfacimento di esigenze sia temporanee che permanenti. Sicurezza e affidabilità delle strutture, immediata realizzabilità di progetti architettonici anche complessi, adattabilità ai punti strategici più adatti e l’utilizzo funzionale di ogni centimetro cubo spingono operatori commerciali privati ma anche enti statali a ricorrere a questo tipo di architettura. Gli ultimi progressi del settore industriale hanno permesso di offrire soluzioni dalle rapide installazioni, efficaci ed economicamente vantaggiose in ordine ad ogni tipo di esigenza di spazio. Oggi le funzioni di molti commissariati di polizia, uffici prefettizi, stazioni dei vigili del fuoco, uffici operativi di piccoli aeroporti, stazioni di Guardia Costiera e campi di protezione civile sono allocate in spazi modulari: costruzioni rispettose degli standard di legge in materia di salute e sicurezza, personalizzabili e dotate di ogni comfort. Dall’aria condizionata ai rivestimenti, dal sistema elettrico ai doppi vetri. Manufatti completati con spogliatoi, uffici,  sale riunioni, bagni, mense. Costruzioni molto apprezzate anche dai giovani: tanto che sul loro utilizzo una catena avanguardista di hamburgerie ha pensato di scommettere la propria attività di ristorazione: sul centralissimo corso Vittorio Emanuele di Salerno, infatti, dal 2016 il Burger Bar Cargo si è imposto quale locale tra i più trendy della movida anche per la particolare architettura che lo contraddistingue: su due piani, si sviluppa all’interno di diversi container, di quelli solitamente utilizzati per lo storage o per il trasporto merci sulle navi. Un progetto cromatico essenziale e l’uso sapiente di legno grezzo, cemento vivo e acciaio hanno rese armoniche le forme e accoglienti gli spazi. E’ la dimostrazione della versatilità di un prodotto-base dalle potenzialità illimitate (vedi le due foto).
Quegli stessi containers metallici, quando assolvono alla funzione di ‘teu’ esaltano le caratteristiche di tenuta stagna, resistenza al fuoco ed agli atti di vandalismo e di capacità di carico, grazie alla struttura rinforzata, fino a 30 tonnellate. Si tratta di soluzioni di applicazione universale e ad alta resistenza, efficaci sia per immagazzinare che per trasportare merci, oltre che  per archivi, depositi di mobili, depositi per tutti i tipi di attrezzature o macchine per lavori temporanei.
In pochi anni il container ha saputo occupare gli spazi urbani, caratterizzandone le rinnovate funzionalità e scrollandosi di dosso l’immagine della precarietà e della provvisorietà, sostituita con quella legata allo sviluppo ed alle ottime performance del suo versatile utilizzo. Ovunque, il container, è sinonimo di positività (crescita, economia, aiuto). Le rotte commerciali marittime hanno esso come unità di misura e le navi migliori sono quelle, giganti, che ne riescono a caricare diverse migliaia contemporaneamente; nei villaggi d’Africa o d’Asia l’arrivo di un container è sinonimo di aiuti (cibo, vestiario ecc…) ma anche di sviluppo della sanità (apparecchiature elettromedicali, ad esempio). Nelle civiltà urbanizzate occidentali la versatilità dell’architettura modulare si cimenta, oggi, con nuovi e sempre più affascinanti confini.

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