VIDEO – Spirito, critiche al M5S sul Tav e mazzata sul Pd: “Fu errore vendersi l’ingresso dei migranti per lo sconto sulla manovra economica”

0

Il Pietro Spirito che non t’aspetti. Giunto venerdì sera alla stazione marittima di Salerno per presentare – su invito dell’International Propeller Club di Alfonso Mignone – il suo libro ‘Il futuro del sistema portuale meridionale tra Mediterraneo e Via della Seta’, accetta il confronto sull’Europa e cede ad una analisi politica molto critica dapprima verso i 5 Stelle poi, e  soprattutto, nei confronti dell’allora Pd al Governo. Dice: “Non capisco l’analisi costi-benefici sul Tav: l’inserimento del mancato introito autostradale, ad esempio, è un effetto controdeduttivo che apre una voragine metodologica. Non possiamo mettere in discussione gli assi di una politica infrastrutturale tracciata in Europa da Jaques Delors a metà degli anni ’80, rispetto alla quale oggi siamo in grave ritardo. Le infrastrutture sono figlie della politica, esse occorrono per disegnare interconnessioni e per unire l’Europa. Sempre che vogliamo costruire un’Europa federale e sovranazionale, altrimenti chiudiamoci nelle valli bergamasche o nell’alta Irpinia…”. Il discorso scivola sui rapporti Europa-Africa e l’autocritica si fa cruda: “Ma noi abbiamo scelto il meglio quando abbiamo indicato la rappresentante per la politica estera comune? Se non mandiamo il meglio in Europa, commettiamo degli errori. Ricordo poi che per beghe nazionali abbiamo rinunciato ad avere il Presidente della Commissione europea. La verità è che abbiamo creduto solo a chiacchiere alla costruzione dell’Europa, percorso faticoso che richiede impegno: oggi le decisioni sono assunte dal Consiglio dei ministri che è la somma dei 27 Stati. Fatta la moneta unica, bisognava creare istituzioni democratiche non subordinate ai governi. Bisognerà cambiare il concetto di Europa”. Spirito spiega logiche vecchie nonostante l’età giovanile degli interpreti. Per corroborare il concetto,  chiude dicendo: “Ma se abbiamo venduto l’ingresso dei migranti per avere uno ‘sconticino’ sulla manovra economica, che Europa è?”. Alle spalle di Spirito si apre il porto di Salerno, tra i principali scali indicati dal Ministero dell’Interno (retto da Minniti) nella stagione degli sbarchi, nonostante la posizione geografica non meridionale nel Mediterraneo. Spirito – indicato al vertice dell’Adsp dall’allora ministro Delrio –  non rende noto il suo pensiero sulle motivazioni di una scelta di evidente natura politica. Chiude lo storico Alessandro Mazzetti:Quest’Europa ha natura funzionalista. Da tempo ha spostato il proprio asse dal Mediterraneo a Berlino”.

Condividi.

Lascia un commento