Potato, poi… abbattuto. Salerno è ex città-giardino

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Lenta, inesorabile, silenziosa strage di alberi a Salerno. Ancora un esemplare, tra l”altro appena potato, finisce orizzontale sul selciato probabilmente abbattuto da un autobus o da un camion, così come indicherebbe il punto di rottura alla metà del tronco. Siamo nella centralissima via Nizza, laddove gli alberi che mancano (morti non solo a causa del vandalismo ma anche perché seccati) iniziano ad essere più numerosi di quelli che sopravvivono. Gli alberi fanno parte del patrimonio della città sia per la loro importanza naturalistica che per il positivo esempio di convivenza (uomo-natura) che riescono a trasmettere. A fronte del mancato rispetto della legge che obbliga alla piantumazione di un albero per ogni nuovo nato – a Salerno come in quasi tutti i Comuni italiani – urge, a questo punto, un investimento del Comune in una radicale ripiantumazione delle specie tradizionali. Per interrompere il grigiore di questa città.

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