Assuefazione al degrado. Fa rabbia, tanta, vedere esseri umani utilizzare spazi pubblici per fini impropri senza che nessuno intervenga (almeno per forza di… indignazione) tra coloro istituzionalmente preposti. Eppure le scene qui proposte sono state immortalate nel tardo pomeriggio di venerdì 7 settembre all’uscita della stazione Termini, lato via Giolitti, nei pressi della fermata dei tram e di uno degli ingressi della metropolitana: zona tra le più densamente trafficate d’Europa e per questo continuamente pattugliata da agenti e Forze dell’Ordine. Area però sporca e, evidentemente, mal frequentata: tanto che un uomo apparentemente straniero (pelle scura) crea un abbozzo di giaciglio sulla linea gialla della banchina di attesa del bus e riposa, ben disteso in orizzontale, per ore; un altro, meno aggraziatamente, fa la stessa cosa sul pavimento in marmo del vicino portico mentre un altro uomo gli sta seduto di fronte. Tutt’attorno sporco, puzzo ed una sensazione diffusa di illegalità, insicurezza e un velato timore in chi, con trolley e bambini, giunge a Roma attraverso Termini e che, lasciato lo scintillante interno della stazione più grande d’Europa, si trova scaraventato in un degrado che Roma, la gloriosa Capitale d’Italia, non merita. Chi sono queste persone e da dove provengono? Hanno un titolo che le legittima a stare sul territorio nazionale? In che modo vivono qui? Perché si gettano per terra incuranti di tutto e tutti? Perché Polizia municipale e Forze dell’Ordine non intervengono? Perché il Comune di Roma Capitale permette che l’immagine della città sia sporcata in maniera così indecente? La sostanziale accettazione di siffatta situazione determina che, a poche centinaia di metri nei giardini di Piazza Vittorio (e chissà in quante altre parti della città), le scene si ripetano.
Roma turisti accolti nel degrado. Lo smacco alla Capitale che fa male all’Italia – FOTO
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