Salerno, dove l’interesse privato ‘sorpassa’ quello pubblico

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Giù una piccola parte delle barriere del cantiere-Crescent. L’evento ha però valore simbolico: il Crescent resta, ad oggi, un’opera non consegnata (i ritardi sono stati determinati da alcuni ricorsi). Nonostante tutto, del complesso urbanistico disegnato dall’archistar Ricardo Bofill l’emiciclo vedrà il taglio del nastro ben prima della “piazza a mare più grande d’Europa” (cit. De Luca), della quale una notevole parte dovrà essere ricostruita dopo i consolidamenti strutturali. Quindi, al netto delle lungaggini, il palazzone in stile classico (che nonostante le rassicurazioni appare più alto della retrostante scuola Barra e della palizzata Prefettura-Palazzo Ediliza-Comune-Palazzo Natella) sarà consegnato prima della futura Piazza della Libertà, dei sottostanti parcheggi, della passeggiata fronte-mare da Santa Teresa alla Stazione Marittima e della riqualificazione collaterale con la creazione di aree verdi. Per non dire delle due torri a destinazione pubblica progettate per il riequilibrio degli standard urbanistici e che non saranno più costruite. Quindi l’interesse privato troverà concretizzazione, quello pubblico verrà. Ma a ben guardare si tratta di un film già visto.

Marina d’Arechi – Dall’altra parte della città, ad esempio, laddove il porto turistico Marina d’Arechi da anni offre sul mercato i suoi (splendidi) mille posti barca; di certo e nonostante le rassicurazioni del Governatore (video qui), non v’è traccia del ponte dell’archistar Santiago Calatrava che, completando l’opera, determinerebbe anche l’abbattimento dell’attuale strada di cantiere. Proprio quest’ultima a mo’ di barriera, negli anni ha determinato l’accumulo di sabbia portata dalle correnti con creazione di una grande spiaggia ‘non prevista’. Di fatto il porto-isola progettato su carta si è trasformato nel porto-penisola di oggi (vedi qui). 

Poste, piazza Cavour e Vestuti – In centro invece il palazzo delle Poste, fulgido esempio di architettura fascista, negli ultimi due anni è stato trasformato nel più lussuoso complesso storico-immobiliare privato della città. Proseguono intanto i sondaggi per la costruzione del parcheggio interrato a due piani nell’area del lungomare davanti al palazzo della Provincia. La maggioranza dei box auto sarà venduta, la parte rimanente potrà ospitare auto a rotazione con tariffe da definire. In cambio del maquillage dello storico stadio Vestuti – rifacimento pista atletica, spazio interni e riadattamento campo da gioco – il soggetto privato vincitore del bando potrà costruire volumi nell’area alle spalle della curva sud che, comunque, non ne resterà immune.

Le opere senza oneri urbanistici, ossia finalizzate esclusivamente all’interesse pubblico, trovano invece enormi difficoltà di realizzazione o nella migliore delle ipotesi, di completamento. Trincerone Est, Porta Ovest, parco d’Agostino. Capitolo a parte meritano le opere portuali: dragaggio, allargamento imboccatura, prolungamento molo Manfredi, allargamento molo Trapezio; costruzione barriera frangiflutti al Masuccio Salernitano; definizione porto turistico Santa Teresa. Un tempo tutto verrà. Al di là di quanto mirabilmente promesso nelle conferenze-stampa pre-San Matteo…

Ps. La buona notizia riguarda il (quasi) completamento infrastrutturale del secondo lotto della cittadella giudiziaria. L’impresa ha iniziato a smontare le gru.

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