Gay Pride – Lega ‘presenta il conto’ all’assessore, FdI critica ma Arcigay conferma: “Grande corteo a lungomare, migranti con noi”

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Salerno Pride: botta e risposta tra Lega e Amministrazione comunale. Il vice coordinatore regionale Mariano Falcone risponde presentando il conto (è il caso di dire) all’assessore Mariarita Giordano. Afferma: “Il Comune di Salerno ha stanziato un contributo di 2.513,20 euro su richiesta del presidente dell’Associazione Arcigay di Salerno che sta organizzando per il 26 maggio il Salerno Pride 2018, manifestazione alla quale, è scritto nel documento adottato dal Comune (il n. 154 del 23/04/18, settore Affari Generali) ‘parteciperanno numerose associazioni, enti, gruppi e movimenti’. Il presidente dell’Arcigay ha chiesto che il Comune ‘per la buona riuscita della manifestazione’ si facesse carico delle spese ‘per la stampa del materiale pubblicitario (872 euro); per merchandising (260 euro); per service audio e luci palco (928 euro)’ e che patrocinasse l’evento. Il redivivo assessore Mariarita Giordano fa allora ancor più brutta figura quando dice che il Comune ha solo ‘elargito un contributo per finanziare i servizi’ tentando quindi di relegare l’intervento ad un dettaglio tecnico e alquanto marginale. No, il Comune scegliendo di patrocinare e sovvenzionare questa manifestazione ha fornito un preciso ed univoco segnale di indirizzo politico. E’ la stessa nota del settore Affari Generali a comunicarlo a chiare lettere: ‘Premesso che l’Amministrazione comunale ha fornito per le vie brevi le indicazioni relative alle manifestazioni da realizzare nell’anno in corso… Visto che l’iniziativa è conforme alle indicazioni fornite, la Giunta comunale intende sostenerla facendo assumere a carico del Comune la spesa complessiva di 2.060 euro oltre Iva al 22% di 453.20 euro per un importo totale di 2.513.20 euro…’.  Falcone affonda: “L’assessore Giordano afferma poi che ‘non ci sarà una sfilata carnevalesca ma ci sarà un gruppo di persone che si aggregheranno’: considerata però l’annunciata presenza in città di numerose associazioni, enti, gruppi e movimenti, gli organizzatori hanno ricevuto e trasmesso al Comune il necessario nulla osta all’iniziativa da parte della Questura? Apprendiamo infine dall’assessore Giordano che, salvaguardando i diritti naturali, noi ‘salviniani’ dimostriamo di essere ‘inadeguati’ ad assumere funzioni di governo. Bene, lo dicesse ai milioni di cattolici che difendono la sacralità del matrimonio, che ritengono profondamente sbagliato insegnare a bambini ancora formati che non esistono i sessi proponendo con una teoria-gender distruttiva della crescita. La Lega difende la famiglia naturale; difende mamma e papà e non genitore 1 e genitore 2 ed il diritto dei bambini a crescere e svilupparsi nella famiglia tradizionale. E non sarà certo l’imposizione di precetti sbagliati da parte dell’Unione Europea a mutare la nostra visione. In verità a me pare che, due mesi fa, ad essere stata giudicata inadeguata dagli italiani sia stata proprio la sinistra, con la sua scelta di condividere battaglie ideologiche lontanissime dai problemi reali della gente e del Paese”.

Sulla stessa linea anche Fratelli d’Italia: «Ancora una volta l’amministrazione salernitana a guida Pd – commenta il portavoce provinciale Imma Vietri – con prepotenza intraprende azioni senza tener conto della volontà dei cittadini stanziando con delibera di giunta un importo di 2500 euro e dimenticando che notoriamente eventi del genere comportano rischi in termini di ordine pubblico. Oggi si è creato un precedente, mi auguro che altrettanto sostegno finanziario venga dato ad iniziative dedicate alla centralità della famiglia tradizionale, quella composta da un uomo e una donna, di cui saremo i promotori e ad altrettante iniziative proposte da diverse associazioni presenti sul territorio». Il portavoce cittadino di FdI, Elena Criscuolo, intanto ha sottolineato come il contributo stanziato per la manifestazione poteva essere destinato alla risoluzione di problemi maggiormente prioritari.  «2.500 euro per il gay pride a Salerno – dichiara – pur costituendo un piccolo contributo, essendo soldi dei cittadini pesano per la collettività salernitana che fa i conti ogni giorno con tributi locali tra i più elevati d’Italia, tra mille disservizi e disagi quotidiani. Nulla contro il gay pride ma in un momento così difficile per l’economia del Paese, il Comune dovrebbe mostrare più rispetto per i soldi dei cittadini».

Arcigay – il segretario di Arcigay Salerno Francesco Napoli replica “ai duri attacchi sferrati dall’asse Popolo della Famiglia-Lega contro il Gay Pride di Salerno che si terrà il 25 e 26 maggio in via Lungomare Trieste”. Dice: “In quanto alla polemica sul finanziamento dato dal comune alla manifestazione, non posso che sottolineare innanzitutto il ringraziamento all’amministrazione comunale ed agli assessori coinvolti, a nome del comitato promotore, che conta ad oggi oltre quaranta soggetti tra associazioni, gruppi, movimento, sindacati, cooperative. Il SalernoPride2018 sarà una grande festa ma soprattutto una tre giorni di dibattiti, incontri, spettacoli, laboratori e animazione che affronteranno l’ampio spettro dei diritti negati: dalla condizione dei migranti alla violenza sulle donne, dalle questioni legate al mondo del lavoro alla scuola ed alla formazione, dall’ambiente fino alla visibilità delle rivendicazioni della comunità Lgbti+ che saranno ovviamente centrali. Forse gli esponenti della Lega dimenticano che siamo tutte e tutti cittadini e che dunque i soldi pubblici devono essere a buon diritto utilizzati per tutte e tutti, compresa la comunità lgbti+ e tutta la rete di soggetti che daranno vita al Pride. A meno che non ritengano che ci siano cittadini e manifestazioni di serie A e cittadini e manifestazioni di serie B -. Il fatto poi che il Pride di Salerno raccolga intorno ai temi dei diritti un’ampia platea di questioni non significa voler rendere più educato il Pride stesso, ma rivendicare e rendere chiaro che non esistono diritti più importanti di altri, ma i diritti in quanto patrimonio dell’intera comunità di persone. Un diritto in più per un operaio salernitano è un diritto in più anche per me che non lo sono, ma pretendo che lo abbia. Faccio questo esempio perché il SalernoPride2018 sarà anche il momento conclusivo di un itinerario che abbiamo costruito insieme ad una platea ampia di soggetti e che ha avuto già il suo primo momento nella ricorrenza del 25 aprile, dove eravamo tutti insieme in piazza per dire no ad ogni forma di fascismo e razzismo e che continuerà attraverso il grande concerto del primo maggio che torna a Salerno dopo un decennio e che vedrà nel grande corteo del 26 maggio la sua più bella conclusione. Dunque, polemiche come sempre strumentali, indispensabili per avere briciole di visibilità e serrare le fila delle sparute pattuglie che li seguono. Il Pride a Salerno si farà, con l’aiuto e il contributo di una immensa, festosa e sana, comunità di donne e uomini. Non sarà un Pride contro qualcuno, che esclude qualcuno come vuole fare la Lega, ma sarà una festa che unisce e non che divide». (Foto tratta da profilo facebook Arcigay Salerno)

 

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