Vincenzo De Luca nella ‘sua’ Salerno è l’ospite d’onore della cerimonia di inaugurazione del Palazzo Innovazione: base logistica di ricerca e formazione ricavata nel suggestivo Complesso Monumentale di Santa Sofia del X secolo in piazza Abate Conforti nel cuore storico della città. Palazzo Innovazione è presentato come ‘nuovo modello di coworking e co-location dove l’innovazione genera connessione, valore e opportunità aperto ad aziende, startup, acceleratori e investitori che favorirà il networking e la promozione di nuove sinergie e opportunità di business’. De Luca, nella veste ufficiale di Governatore, parla per circa 40 minuti: ricostruisce le fasi del suo sindacato che determinarono la trasformazione socio-urbanistica del centro storico collegandole al progetto di rigenerazione della pubblica amministrazione campana. Quindi allarga il discorso e, quando tocca la politica nazionale, le sue dichiarazioni diventano tanto sorprendenti quanto dirompenti: “Stiamo lavorando ad un piano per il lavoro che dovrà rigenerare una Pubblica Amministrazione oggi penosa: l’età media attuale degli impiegati è di 60 anni con una quasi totale dequalificazione. Pensate che un sessantenne possa davvero realizzare la digitalizzazione delle procedure? Allora, ragionando sui vuoti previsti nelle piante organiche nei prossimi tre anni, la Regione Campania intende finanziare per 120 milioni corsi-concorsi – già dal 2018 – per giovani laureati e diplomati di area scientifica, amministrativa, giuridica. Puntiamo ad immettere nelle Pubbliche Amministrazioni 50mila giovani campani. Lo abbiamo detto due anni fa ma non ci ha ascoltato nessuno: a Roma siamo ricchi di eminenti statisti esperti di massimi sistemi ma molto poveri di buoni amministratori. Giovani disoccupati per 10 anni, nella disperazione sono pronti a fare di tutto e quindi a trasformare il problema da sociale a democratico. Faremo delle forzature anche nei confronti del Governo, chiederemo l’ampliamento delle piante organiche. Intendiamo digitalizzare il 100% della Pubblica Amministrazione in un periodo, lo so, in cui il merito e la professionalità sono titoli negativi; vi capiterà di seguire le vicende della politica: più ‘ciucci’ siete e più andate avanti. Allora se avete qualche specializzazione state zitti, non lo dite perché rischiate di essere considerati male… Un buon tasso di analfabetismo vi accredita come futura classe dirigente. Ma abbiamo però fiducia perché, grazie a Dio, i cicli politici si sono di molto accorciati e, soprattutto in Italia, basta un anno per cambiare tutto”.
De Luca: “In politica i ‘ciucci’ vanno avanti…” – VIDEO
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