La Lega attacca, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale risponde annunciando il termine dei lavori di dragaggio. “Accordi e grandi investimenti per lo sviluppo del porto di Napoli, ‘calma piatta’ e lavori fermi in quello di Salerno. A quattro mesi dall’accorpamento delle Autorità portuali, i salernitani si stanno accorgendo di quanto la riforma voluta dal Pd di Renzi-Del Rio abbia elevato il rischio di rendere residuale e periferica la soluzione ai problemi del nostro scalo rispetto alle grandi strategie pensate per Napoli”. Lo afferma Mariano Falcone, vice segretario regionale della Lega e segretario provinciale a Salerno. “Il sito della Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale – spiega – elenca una serie di opere in corso, aggiudicate o in fase di progettazione esecutiva per l’infrastruttura napoletana per 228 milioni di investimento. Si apprende che la sede della ex Autorità portuale di Salerno è stata declassata a semplice Ufficio Territoriale Portuale e che non c’è traccia di attività per il nostro porto se non per una procedura aperta nei settori speciali con l’aggiudicazione mediante il criterio del minor prezzo per l’affidamento dei ‘lavori di manutenzione straordinaria della viabilità portuale’ da 266mila euro. Nulla si dice, da Napoli, circa il completamento dei lavori di Porta Ovest, circa i lavori per l’allargamento della imboccatura del porto e i dragaggi. Al Sindaco ed al Governatore va bene così? Eppure queste sono state materie oggetto di campagne elettorali aperte e chiuse addirittura in quella stazione che di ‘marittimo’, paradossalmente, ha sempre avuto solo il nome; materie che, dal 5 marzo, sono ritornate nel dimenticatoio degli altri partiti ma non della Lega: noi non ci rassegniamo all’immobilismo di Comune (che probabilmente crede di aver risolto il problema nominando il proprio rappresentante in seno ad un Comitato di gestione egemonizzato – quattro membri su cinque – da napoletani) e Regione. Se per loro il porto è un corpo estraneo alla città, per la Lega il futuro di Salerno passa invece per un sapiente, proficuo e puntuale governo della sua principale infrastruttura sia in termini di grandezza che di livelli occupazionali nella seppur difficile coniugazione delle esigenze industriali con quelle della retrostante Salerno. Il porto è una risorsa ed il suo sviluppo sostenibile e compatibile con gli interessi della comunità salernitana è l’obiettivo dell’azione politica della Lega. L’On. Cantalamessa ci ha assicurato tutto il sostegno anche in ambito parlamentare”.
Pietro Spirito – Intervenendo alla stazione marittima di Salerno ad un convegno organizzato dall’Ordine dei Giornalisti, il Presidente l’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Centrale dice: “Salerno ha bisogno del dragaggio per ospitare le grandi navi da crociera. Abbiamo comunicato alle compagnie che l’opera sarà realizzata tra il 2019 ed il 2020. Quello delle crociere è un settore in crescita: Napoli registrerà un incremento del 10% nel 2018. Quando Salerno sarà nella condizione di poter ospitare queste navi, competerà; in questo momento è un porto inevitabilmente fuori dalla grande mappa”. Su porta Ovest: “Cantiere molto complicato che faticosamente stiamo recuperando. Si è proceduto al fitto del ramo d’azienda ma bisogna rimodulare i tempi di realizzazione: in origine si erano previsti 699 giorni, impresa impossibile anche per Superman ma il rischio-incompiuta non ce lo possiamo permettere. Lo abbiamo detto anche alla magistratura”. Si sposta in sala e dice: “Basta con la ‘guerra dei poveri’ tra scali vicini: usciamo dal provincialismo e ragioniamo in termini di sistema portuale campano perchè oggi la mappa delle connessioni marittime è di natura globale”. La digressione su Mussolini (“sull’invincibile armata lo stavano prendendo per il culo…”) per giustificare il parallelismo con “le forze che effettivamente abbiamo in campo” per creare “un sistema che faccia massa critica”.
1 commento
Apprendiamo stamane che il sig. Mariano Falcone, vice segretario regionale della Lega, tra le tante cose che dice, ritiene che il Porto “sembra essere un corpo estraneo alla Città” Ma guarda un po’! E’ proprio quello che sosteniamo noi da anni! Il sig. Falcone invece vorrebbe accelerare ed incrementare tutte le opere che porterebbero alla totale, finale e definitiva distruzione dell’ambiente e delle persone. Ma forse lui NON ABITA NEI PRESSI DEL PORTO. Perchè non viene a stare per qualche ora – SOLO QUALCHE ORA – nelle nostre case? Assediate dal rumore, dai veleni sparsi nell’aria, dagli scuotimenti agli edifici e dalla bruttura dello stupro già fatto fino ad ora. Il Porto “è strategico”?, “Il Porto è una risorsa per la città”?, “Il Porto crea lavoro”?. Ma certo. Lo sosteniamo anche noi. Ma questa città, vocatamente turistica, meriterebbe ben altro che un mostro cancerogeno che la divora. Il Porto và delocalizzato. Il Porto va’ ripensato. Il Porto è frutto di un grande errore fatto dalle precedenti amministrazioni, che nel corso degli anni ha incrancrenito tutto il quartiere ed oltre, da via Croce, via Ligea, via Porto, Canalone, via Monti. Ora i dragaggi provvederanno a sconquassare anche la zona costiera verso sud. Contento sig. Falcone? Non lo sapeva? Non gliene importa? Bene. Noi siamo qui. Ricordiamo tutto. Sarei lieta di ospitarla in casa mia per qualche ora. Sarebbe una esperienza indimenticabile. Per lei. Per noi lo è già.