Dio-Onore-Patria, Fiore lancia a Salerno la “Rivolta nazionale” di Forza Nuova – VIDEO

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A distogliere l’attenzione dal vento gelido che domenica sera ha sferzato il centro di Salerno sono stati, all’inizio, i cori degli ‘antifascisti’: una ventina di giovanotti marcati ad uomo dal folto schieramento di Forze dell’Ordine in assetto antisommossa voluto e predisposto dal Questore Pasquale Errico. Complice il ritardo di oltre un’ora di Roberto Fiore leader di Forza Nuova, Polizia, Carabinieri e Finanza hanno potuto blindare piazzale Valitutti, in pieno centro, transennando e presidiando tutte le vie di accesso. Dalle 18.30 e fino alle 20.30 il traffico è andato in tilt con via dei Principati chiusa e pullman di linea parcheggiati a motori spenti. Quando il manipolo di aderenti a Forza Nuova (non più numeroso degli antifascisti) è arrivato in piazza si è pericolosamente avvicinato all’altro gruppo che, però, complice lo spesso cordone di polizia e la semioscurità, non si è accorto di quella presenza. I poliziotti sì e hanno provveduto a riportare i manifestanti a distanza di sicurezza. Giunto Fiore, la manifestazione è iniziata: disposti su più file ed ognuno con le bandiere nere, i militanti hanno intonato i cori di appartenenza ad ognuno dei quali corrispondeva, alla fine, la corale risposta degli antifascisti lontani un centinaio di metri. Non soddisfatti dalla contesa verbale, il manipolo di giovanotti rossi ha tentato di aggirare il blocco di polizia imboccando via dei Principati dal basso, lato piazza XXIV Maggio. Ovviamente gli agenti – con un blindato – si sono schierati stroncando ogni velleità. Roberto Fiore ha quindi potuto iniziare il suo comizio (per la verità davanti a pochi intimi): “Queste manifestazioni riportano agli anni ’70 quando si era scientificamente organizzato l’odio contro di noi”, dice parlando al megafono, proprio come negli anni ’70. “Ciò ha luogo sempre quando le forze nazionali e patriottiche avanzano ed iniziano a far paura al ‘sistema’ ed al liberal-marxismo. Come negli anni ‘70  fece paura l’avanzata al sud del Movimento Sociale, oggi fa paura Forza Nuova che sta toccando il cuore degli italiani nelle borgate di Roma, nei quartieri di Palermo o nel casertano. Il sud si sta svegliando dopo che per 30 anni la sua forza è stata bloccata dal connubio grandi mafie-partitocrazia-massoneria. Oggi mentre noi vogliamo risvegliare lo spirito di lotta del popolo, gli altri creano lo steccato tra fascismo ed antifascismo che non esiste più”. Ancora: “Abbiamo denunciato la mafia nigeriana, la quarta in Italia. Quando un anno fa andammo a Castel Volturno, la sua capitale, fu lasciata una bomba sotto un ponte che non esplose: fu il segnale che chi parla di quella mafia rischia la vita. Allora coraggio italiani, è arrivato il momento della rivolta nazionale. Russia, Polonia, Ungheria, Slovacchia, Austria hanno voltato le spalle alla liberal democrazia e al marxismo imbroccando la strada della rivolta cristiana, civile, patriottica che si sta diffondendo in tutta Europa. Sui principi Dio-Onore-Patria l’Europa occidentale e quella dell’est si stanno unendo dopo 70 anni di divisione; il vento della rivoluzione nazionale lo dobbiamo saper accogliere in Italia”.  Sull’immigrazione: “Una vergogna, uno scempio che offende e umilia milioni di italiani. Il 4 marzo sarà l’inizio della riscossa: vista la probabile ingovernabilità tutti dobbiamo essere in piazza, tutti dobbiamo essere Massimo Ursino (segretario FN di Palermo, aggredito, ndr), capendo che a volte è necessario il sacrificio. Italiani del sud, vi imploro di non lasciar passare questa ultima speranza. Il treno della rivolta nazionale sta passando ora: saliamo a bordo cancellando la vecchia classe politica, le mafie e liberiamo l’Italia”.   

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