Fratte, sindaco e assessori contestati. Prete e oppositore capeggiano la rivolta – 3 VIDEO

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Fonderie Pisano, spaccio nella villa comunale, marciapiedi inesistenti, segnaletica, inquinamento… C’è di tutto nel confronto-scontro di questa sera (giovedì) sviluppatosi all’interno della scuola elementare di Fratte. All’Amministrazione comunale va dato atto di una buona dose di coraggio (misto ad un pizzico di ingenuità) nell’aver scelto di presentare, ‘a crudo’, ai residenti del quartiere le prospettive di sviluppo derivanti dal finanziamento di 18 milioni del Governo per i progetti del ‘bando per le periferie’. Encomiabile lo sforzo del relatore principale, l’assessore all’urbanistica Mimmo De Maio, nel cercare di indirizzare la serata verso una discussione su funzionalità e avvenirismo delle opere disegnate. Ma il velo di buonismo è stato subito squarciati da chi, invece, un faccia a faccia nella ‘tana del lupo’ lo attendeva da almeno 20 anni. Dapprima Lorenzo Forte, leader del Comitato Salute e Vita, ha accusato il sindaco di non aver adottato i provvedimenti necessari a bloccare le fonderie Pisano in qualità di massima autorità sanitaria cittadina; poi il parroco Don Franco Mangili, bergamasco da 15 anni trapiantato a Fratte, ha usato parole durissime nei confronti di un’Amministrazione “rea di aver lasciato al buoi il quartiere, di non garantire la vigilanza della villa comunale terra di spacciatori”, infine una lunga serie di residenti, ognuno dei quali con una sfilza di problemi da sottoporre a Vincenzo Napoli, Mimmo De Maio, Roberto De Luca. Un fiume in piena che non si poteva arginare. E che infatti non è stato arginato, nonostante i toni si siano alzati a tal punto da far temere il contatto fisico. Sott’accusa anche Prefetto e Questore a cui spetta il controllo del territorio. Infine Roberto De Luca ha assicurato che, in un paio di settimane “si troverà la soluzione alla delocalizzazione delle Fonderie Pisano attraverso l’imminente emanazione di un apposito bando”.

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