Cristiani e musulmani, convivenza impossibile anche… dopo la morte? Ad Eboli il dibattito si accende dopo che il sindaco Massimo Cariello, esordi politici in Rifondazione ed un recente passato nel centro-destra, ha deciso di ottemperare alla richiesta della comunità islamica di Eboli consentendo una sepoltura secondo riti e tradizioni musulmani: fuori dal cimitero (cristiano) con tumulazione direttamente nella terra. L’area prescelta è un’aiuola esterna recinto. La scelta ha fatto infuriale il senatore di Forza Italia Franco Cardiello che ha preannunciato un appello al Ministro dell’Interno Minniti ma ha anche fatto esultare la Consulta provinciale degli Immigrati. Cardiello scrive: “In nome di un ‘politicamente corretto’ che spesso cede il passo a ogni richiesta di chi liberamente professa in Italia la sua fede religiosa senza che vi sia alcuna reciprocità nel suo Stato di origine, il sindaco di Eboli ha accolto il reclamo di chi non voleva confondere la propria defunta con i cristiani. Seppellire un corpo in un’aiuola comunale, in nome della diversità religiosa, è una scelta che lede i principi costituzionali oltre che configurare una condotta perseguibile sotto altri aspetti. È stato creato un precedente pericoloso tale che in tutta Italia gli appartenenti a religione diverse da quella cristiana potranno decidere con discrezionalità di essere seppelliti in giardini pubblici oppure sotto il proprio condomino. Vorrei capire cosa ne pensano Ministro degli Interni,della Salute, Prefetto e forze dell’ordine. Quella tomba andava sistemata all’interno del cimitero comunale, in un’area sconsacrata oppure delimitata con apposita delibera di consiglio comunale”. Cariello risponde alle accuse pubblicando il documento di Chakir Fatiha, vice presidente della Consulta provinciale degli immigrati, organismo istituito in seno alla Provincia di Salerno in data 16 novembre 2011 (guida centro-destra, Cirielli Presidente) con il voto dello stesso attuale sindaco di Eboli nell’allora qualità di consigliere. “La laicità dello Stato e la Costituzione – scrive Fathia – garantiscono a noi tutti la libertà di professare liberamente il culto ed il diritto di essere accompagnato all’eternità nel rispetto del precetti del culto di appartenenza”. Per Fathia quella di Cardiello “è una crociata che diverge dai valori cristiani di cui lui si fa portavoce”. Sulla donna defunta: “Musulmana, ha vissuto onorando e rispettando chiunque avesse posizioni divergenti dalle sue (?); desiderava semplicemente essere sepolta nella propria città nel rispetto dei precetti musulmani (ovvero tumulata direttamente nel terreno, in un luogo ove riposano gli altri fratelli musulmani all’esterno delle mura cimiteriali). Sino ad allora non esisteva un luogo che potesse accogliere i cittadini musulmani. Grazie alla lungimiranza del sindaco Massimo Cariello è stato creato un precedente che va nella direzione del dialogo e della tolleranza reciproca che non nuoce a nessuno. Gli amministratori della nostra città manifestando estrema tolleranza ed incondizionato rispetto per le diverse professioni di fede, hanno accolto le istanze della sempre più numerosa comunità musulmana che vive ad Eboli e che decide di essere sepolta vicino all’affetto dei propri cari”. Su Cardiello: “Cosa penserebbe il Santo Padre di un parlamentare che si professa cattolico e non perde occasione per strumentalizzare la morte di una persona pur di entrare in contrasto con l’avversario politico? In accordo con il rispetto e la tolleranza reciproca tra le diverse religioni ci sentiamo in obbligo di portare a conoscenza il Santo Padre di questa vicenda e per questo scriveremo a Papa Francesco per metterlo a conoscenza dell’assurda crociata di questo Senatore della Repubblica che, in nome della difesa dei valori cristiani, pratica disuguaglianza nei confronti di una povera defunta, tradendo tutto ciò che il cristianesimo e la chiesa cattolica insegnano. Confidiamo nella bontà d’animo delle persone, nel catechismo della chiesa cattolica, negli insegnamenti del Santo Padre che ogni giorno, con ogni suo gesto, testimonia i valori evangelici della pace, della fratellanza, della tolleranza e del dialogo tra i popoli di religione diverse”. foto tratta dal sito vocedistrada.it