Quando il suo cuore ha cessato di battere, dopo otto giorni di straziante agonia presso l’ospedale di Vallo della Lucania, si sono fermati (metaforicamente) anche quelli dei suoi familiari e degli amici, in veglia presso la struttura ospedaliera. Biagio Fiorella, appena 16 anni, ha lottato per 8 giorni ma non ce l’ha fatta. Il ragazzino domenica 27 agosto si era schiantato, con la moto da cross con a bordo anche il fratello di un anno più grande, in località San Biase di Ceraso (Salerno): il mezzo era uscito di strada scaraventandosi violentemente contro un muro e catapultando rovinosamente a terra i due fratelli. L’intera comunità di Ceraso è a lutto.
Toccante il messaggio lasciato oggi sulla bacheca facebook di Biagio Fiorella. Carmine gli scrive: “A 16 anni, un bambino comincia a diventare uomo, il sentiero comincia a diventare strada. Primi innamoramenti, sentimenti nuovi e forti scuotono l’esistenza di ognuno. La vita, quella vera, comincia. A 16 anni la vita deve iniziare, non finire. Non so se davvero esiste qualcuno, qualcosa che muove i fili della nostra esistenza, che decide il nostro destino; se sì sembra che si prenda gioco di noi. Magari trattasi di pura fatalità, né Dei né Diavoli, né colpe né responsabilità. Pura fatalità, una giovane vita che smette di rincorrere i sogni legittimi, un ometto che deve arrendersi al destino crudele. Non colpe, non responsabilità, solo amore che si trasforma in dolore atroce per un sorriso che va via. La porta del tempo ha chiuso il passato, resta solo il presente, il futuro, senza di te ma con il tuo sorriso che non lascerà mai le nostre menti. Il dolore che oggi spezza il cuore della tua famiglia, dei tuoi amici, della nostra comunità lascerà in tutti noi ferite perenni. Il ricordo della tua gioiosità della tua voglia di vivere, l’amore che armonizzava la vostra esistenza siano di conforto ai tuoi cari, continuino in tua memoria, con te nel cuore il proprio cammino, sarà anche il tuo. Ciao Biagio”.