“Il Governo italiano ha sbagliato ad aver sottoscritto l’accordo-Triton che obbliga a portare nei nostri porti tutti i migranti salvati in mare facendo pagare le conseguenze a noi italiani. E’ stato un errore a cui l’Italia dovrà porre rimedio ma non sarà facile. Se non si modificherà questa regola nessun altro Paese metterà a disposizione i propri porti”. Dieci secondi sono bastati ad Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo stamattina in visita a Vietri sul Mare, per spiegare genesi ed effetti di una scelta evidentemente sottovalutata dall’allora Governo-Renzi (con Alfano ministro degli Esteri, era il 2014). Analizza: “Il problema si risolve in Libia ed in Africa sub sahariana. Senza soluzioni concrete, nei prossimi anni ci saranno milioni di persone che partiranno verso l’Europa. Lavori difficilissimo che presuppone investimenti miliardari che nessun singolo Stato è in grado di sostenere. Per questo serve l’Unione europea ed occorre il coinvolgimento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite”. Ad oggi il problema ulteriore è nel totale rifiuto degli altri Paesi europei ad accogliere i migranti giunti in Italia: “Sbagliano”, taglia corto Tajani. Che spiega: “E’ un loro preciso obbligo ricevere coloro che siano stati riconosciuti quali rifugiati, secondo la ripartizione europea sui ricollocamenti. L’Europa ha aperto una procedura di infrazione che si concluderà con corpose multe per Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca se dovessero continuare a rifiutarsi di accogliere i rifugiati presenti in Italia e Grecia. Il principio è quello della solidarietà: noi lo siamo stati con loro quando sono usciti dalla dittatura comunista investendo molto anche in denaro. Ora ci aspettiamo che questi Paesi facciano la loro parte”.
Migranti, Tajani attacca Renzi: “Sbagliò a sottoscrivere Triton. Ora nessun Paese aprirà i porti” – VIDEO
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