Due marocchini, già condannati per reati commessi in Italia, sono sbarcati con altro 932 migranti lo scorso 14 luglio a Salerno. La Polizia non si è lascita ingannre e, così, per loro si sono aperte le porte dei carcere di Fuorni. “Nell’ambito delle complesse attività relative allo sbarco di venerdì 14 luglio – comunica la Questura – durante il quale sono stati soccorsi 934 migranti provenienti dalle coste libiche a bordo della nave ‘Vos Prudence’, gli operatori della Squadra Mobile diretti dal Vice Questore Aggiunto Lorena Antonia Cicciotti, all’esito di mirati previsti controlli eseguiti sulle persone foto-segnalate hanno proceduto all’arresto di due cittadini di nazionalità marocchina. E’ risultato, infatti, che gli stessi, in anni precedenti, erano già entrati in Italia in maniera clandestina, rendendosi anche responsabili di alcuni reati. I due stranieri identificati corrispondono a D.K., nato nel 1994, destinatario di un ordine di carcerazione per rapina e per reati contro il patrimonio nella città di Verona che dovrà scontare una pena di quasi tre anni, e a K.A., nato nel 1969, resosi responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, che a sua volta dovrà scontare una pena pari a due anni e otto mesi. Entrambi, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso la locale casa circondariale di Fuorni”.
Rapinatore e spacciatore tra i migranti. Polizia arresta due marocchini già condannati in Italia. Preso anche l’aguzzino liberiano
0Aguzzino liberiano – Sono stati gli stessi migranti a riconoscerlo ed aiutare le forze dell’ordine ad identificarlo. Era il carceriere dei migranti giunti a Salerno la scorsa settimana a bordo della nave “Vos Prudence”. In manette è finito un 28enne di nazionalità liberiana con l’ accusa di sfruttamento aggravato dell’ immigrazione clandestina. Austi Pius, 28 anni è accusato di aver contribuito con la propria condotta all’attività di tratta di persone avendo svolto il ruolo di carceriere e sorvegliante dei migranti durante la fase di prigionia patita in Libia ed antecedente al viaggio verso le coste italiane. Avrebbe inoltre esposto a pericolo di vita queste persone, riservando loro un trattamento inumano, degradante, privandoli della libertà personale e di tutto il necessario per la sopravvivenza dopo aver inflitto loro percosse, minacce e maltrattamenti anche con l’ausilio di armi. All’identificazione del cittadino liberiano si è arrivati attraverso le dichiarazioni di diversi testimoni che hanno identificato uno dei loro aguzzini, confermando la sua presenza a bordo della Motonave incaricata dai soccorsi. Il 14 luglio scorso il Sostituto Procuratore della Repubblica incaricato di condurre le indagini, ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto a carico del 28enne, eseguito dalla Squadra Mobile di Salerno evitando che questi potesse darsi alla fuga. La corretta ricostruzione investigativa è stata confermata dall’Ufficio del GiP del Tribunale di Salerno che ieri ha convalidato il provvedimento di fermo ed applicato nei confronti dello straniero la misura cautelare della custodia in carcere.
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