Era tra le operazioni di ripristino della legalità più attese dai salernitani: i Carabinieri del Comando provinciale all’alba hanno tratto in arresto 35 persone da anni quotidianamente impegnate nell’esercizio dell’attività di parcheggiatore abusivo “realizzando la più grossa operazione mai fatta in Italia a contrasto del fenomeno”, dice con un pizzico di orgoglio il Comandante provinciale dell’Arma, Antonino Neosi che poi, rimarcati gli impegni del Pm Elena Guarino e del Gip Indinnimeo, si sofferma sulla “grande collaborazione da parte dei cittadini salernitani, davvero non inclini a subire questo tipo di imposizione e sempre pronti a denunciare”. Il Procuratore della Repubblica Corrado Lembo delinea il quadro accusatorio: “Il reato contestato è l’estorsione ai danni degli automobilisti”. I parcheggiatori operavano allo stadio Arechi, nei pressi del porto Marina d’Arechi, nell’area dell’ospedale di San Leonardo, al Polo Nautico, al Sea Garden, alla discoteca ‘Il Posto’, al multisala The Space, a Torrione (Carnale-piscine comunali), a piazza Vittorio Veneto, a piazza Calsabore, a via Piave, a via Roma-Provincia e zona chiesa di Santa Lucia, a piazza Amendola, alla villa Comunale-zona chiesa dell’Annunziata, zona Crescent, via Monti. “Zone in gran parte coperte da Salerno Mobilità rispetto alle quali il cittadino era quindi costretto a pagare due volte: la seconda per ‘avere protezione’” dice il Procuratore aggiunto, Masini. Che aggiunge: “I cittadini hanno confermato le modalità estorsive: aggressioni orali pesanti, prospettazione dei danni al veicolo. 7 parcheggiatori erano stati già oggetto del provvedimento del Questore di Daspo. Tutte persone stra-conosciute e pluri-sanzionate amministrativamente ma che non avevano, però, mai provveduto a saldare il loro debito con lo Stato. Anzi, quotidianamente erano sempre ‘in servizio’ allo stesso posto. Ogni singolo provvedimento riporta alle fonti di prova e quindi alle responsabilità a carico di ciascun accusato”. Il Pm Elena Guarino: “A fronte del rifiuto a pagare, numerosi sono stati i casi di danneggiamento della vettura o tentativi di aggressione da parte di persone, tutte, con precedenti penali. Tra esse c’era un accordo di spartizione delle aree: ognuno gestiva la ‘sua’ zona e nessuno poteva inserirsi: si auto-organizzavano ma non erano etero diretti. E’ stata grande la collaborazione degli automobilisti”. Il Procuratore Lembo: “Ci auguriamo che siffatta attiva collaborazione si realizzi anche in ordine ad indagini per reati più gravi quali, ad esempio, gli omicidi”. Quattro dei 35 arrestati sono di nazionalità marocchina.
LE REAZIONI – Massimiliano Giordano, amministratore unico di Salerno Mobilità: “Chi temeva che l’azione di contrasto ai parcheggiatori abusivi si fosse limitata alla notifica di un ulteriore ‘pezzo di carta’, ovvero il Daspo urbano dopo le contravvenzioni, può sentirsi rassicurato. L’efficace e rapida operazione del Comando Provinciale dei Carabinieri a cui va il nostro apprezzamento, rappresenta un duro colpo al fenomeno dei parcheggiatori abusivi e lancia un messaggio chiaro a chi pensava di continuare a delinquere in spregio ad ogni norma giuridica e di rispetto per il prossimo. I cittadini erano costretti a pagare spesso due volte, la prima a Salerno Mobilità SpA e la seconda a questi estorsori. E nonostante il contrasto effettuato dapprima dagli ausiliari del traffico di Salerno Mobilità –senza alcun potere se non quello di invitare gli abusivi ad allontanarsi- e successivamente dei vigili urbani, con le innumerevoli e continue contravvenzioni elevate ai sensi del Codice della Strada, ma prive di reale effetto perché comminate a persone nullatenenti, restava la sensazione sgradevole di una sostanziale impunità di questi personaggi. Salerno Mobilità ed il Comune di Salerno hanno più volte segnalato –anche in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica (fin dal 14 ottobre 2015) – innumerevoli episodi che lasciavano intravedere il rischio che si realizzasse una vera e propria spartizione del territorio, con aree ‘gestite’ in esclusiva da alcuni personaggi. Crimini che anche quando non sfociavano in veri e propri atti estorsivi avevano però aumentato la sensazione di insicurezza dei cittadini sul territorio. È per questo motivo che Salerno Mobilità SpA valuterà la possibilità di costituirsi parte civile nel processo penale che si dovesse andare ad instaurare all’esito delle indagini nei confronti dei soggetti interessati ai provvedimenti di custodia cautelare oggi applicati”.
Vincenzo Napoli, sindaco – “L’operazione con i 35 arresti rappresenta un duro colpo per i parcheggiatori abusivi che gravitavano sul territorio salernitano estorcendo soldi a chi intendeva parcheggiare nelle aree gestite da Salerno Mobilità. Da viale Bandiera alla stazione ferroviaria, da via Roma a piazza Casalbore, sono stati individuati tutti i parcheggiatori abusivi, 7 dei quali raggiunti anche da precedente Daspo. Si tratta di una operazione di polizia giudiziaria unica in Italia. Fondamentale anche il ruolo dei cittadini che hanno denunciato e segnalato questi episodi incresciosi sfociati persino in minacce verbali e danneggiamenti delle vetture per chi si ribellava al pagamento. Anche a loro va il mio ringraziamento. Si tratta di una battaglia di civiltà alla quale dobbiamo partecipare tutti. La lotta continua. Le forze dell’ordine e la nostra amministrazione, da sempre attenta a questa problematica, continueranno a vigilare”.
Mimmo De Maio, assessore alla mobilità – Nel dichiarare tutta la soddisfazione “per un’operazione che ripristina la legalità nelle aree finora controllate da persone contro cui metodi violenti il Comune ha sempre lottato utilizzando tutti i mezzi a disposizione”, preciso “il grande lavoro fatto quotidianamente dalla Polizia Municipale a contrasto del fenomeno che inquinava l’immagine di Salerno” attraverso “continue elevazioni di multe e verbali e, dall’entrata in vigore del cd Daspo Urbano, con apposite segnalazioni alla Questura”. De Maio tiene a precisare che “l’operazione è stata possibile grazie alla determinante collaborazione della popolazione, pronta a riconoscere nell’azione dello Stato la tutela dei propri diritti di libertà e legalità”. Atteggiamento “che deve continuare anche laddove le aree dovessero essere occupate da altri parcheggiatori”. Infine assicura che “il Comune sarà – simbolicamente ma decisamente – al fianco di Salerno Mobilità nella, eventuale, costituzione di parte civile nell’ambito dei processi che dovessero essere intentati contro questi parcheggiatori abusivi. “Siamo soddisfatti che le nostre continue e motivate sollecitazioni durante le riunioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica siano state recepite con successo”.
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Voglio vedere se a Napoli il questore mettera` fine a queste estorsioni continue. A me e` successo a Napoli. Ero fermo con l`auto fuori alla stazione centrale in attesa che mio fratello che veniva da Pisa. Un parcheggiatore abusivo pretendeva che mi spostarsi per far posto ad altra auto per riscuotere il pizzo del parcheggio. Mi sono rifiutato. Ad un certo punto e`nata una accesa discussione. Nel frattempo altri parcheggiatori mi hanno letteralmente accerchiato. Nei paraggi vi era una pattuglia della mobile e sono intervenuti. Resosi conto di quanto stesse accadendo, uno degli agenti mi invita ad esibire i documenti. A questo punto mi sono qualificato essere ispettore superiore in pensione. Bene i signori agenti dopo aver preso nota della mia identita`se ne vanno via senza dirimere la questione ne tanto meno identificare il parcheggiatore. Ho pensato che i poliziotti fossero stati richiamati dalla sala operativa per qualche intervento urgente. Mi e` anche balenata il sospetto che potessero essere d’accordo con i parcheggiatori. Questo e` successo nel 2001 alla stazione centrale di Napoli.