Diele, l’ANM difende il giudice che lo ha scarcerato. Per ora in prigione, poi andrà a casa della nonna

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“Il giudice era solo chiamato a convalidare l’arresto e a predisporre misure alternative idone”. L’associazione nazionale magistrati – distretto di Salerno, attraverso il presidente Pietro Indinnimeo, interviene sulle polemiche scatenatesi a seguito della decisione del Gip Zunica di disporre i domiciliari per Domenico Miele.
«Premessa la estrema delicatezza della vicenda, è doveroso sottolineare che al carcere di Fuorni non si è celebrato il processo nei confronti del Diele: il giudice era solo chiamato a convalidare l’arresto e  predisporre misure limitative della libertà, idonee ad evitare che Diele potesse reiterare la sua condotta. Appare difficile immaginare che, chiuso in casa e con i controlli di Polizia Giudiziaria, possa prendere l’autovettura e travolgere altre persone. Si procederà poi al processo e se Diele sarà condannato con sentenza irrevocabile andrà in carcere ad espiare la pena. Lunedì si è discusso di come impedire a Diele di essere pericoloso per l’incolumità altrui in attesa del processo. Presto si deciderà della sua responsabilità con il processo penale e se colpevole espierà la pena in carcere”.

Braccialetto elettronico – Fino a quando non sarà reperito il braccialetto elettronico ed inserito al suo interno il chip con la mappa del perimetro della sua abitazione romana dalla quale non potrà allontanarsi, l’attore Domenico Diele non potrà lasciare la casa circondariale di Fuorni. Quando il dispositivo sarà consegnato alla casa circondariale di Salerno sarà possibile organizzare il trasferimento dell’attore nella Capitale. Intanto, l’avvocato di fiducia della famiglia Dilillo, Michele Tedesco, ha incontrato stamattina il giudice per le indagini preiliminari Fabio Zunica e il Pubblico Ministero che indaga sul caso, Elena Cosentino “alla quale ho già presentato un’istanza con una serie di richieste che riguardano l’aspetto investigativo”.
Il penalista salernitano, nel sottolineare di non aver letto ancora il provvedimento restrittivo, chiarisce che “l’aspetto cautelare è diverso dall’aspetto legato alla pena e al tipo di reato. Mi rendo conto che può lasciare perplessi ma la decisione del gip è assolutamente in linea con la giurisprudenza di legittimità”.
Per lui, tra gli aspetti che vanno valutati nel caso, c’e’ anche la velocità della vettura di Diele, perchè l’auto si è fermata 175 metri dopo il punto di impatto con lo scooter. Poi c’e’ la sostanza stupefacente rinvenuta all’interno del posacenere dell’auto.
Bisogna capire quanta droga abbia assunto Diele e quando; se è vero che l’aveva assunta il giorno prima e non prima di mettersi alla guida; dato importante per stabilire se l’attore era in stato di alterazione psicofisica.
L’avvocato Michele Tedesco sottolinea la criticità di un sistema in cui la norma dà la possibilità di poter sostituire il carcere con i domiciliari con il braccialetto ma lo Stato non ha i soldi per braccialetti sufficienti per tutti e nel frattempo c’e’ l’impossibilità di applicare i domiciliari.
Infatti nel caso Diele gli arresti domiciliari sono subordinati all’applicazione del braccialetto elettronico, e quindi bisogna attendere che sia disponibile. Solo allora, la polizia penitenziaria lo scorterà all’abitazione della nonna a Roma.

 (articolo gentilmente concesso da Pina Ferro)

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