Testimonial artistico d’eccezione della 29esima edizione del Premio Charlot è Alessandro Siani, che proprio allo Charlot trovò la sua prima vera consacrazione. “Sono qui perché vi voglio bene”, dice subito. “Nel 1999 il Premio Charlot mi mise a disposizione il primo, vero, palco. Ero ospite, non concorrevo per la vittoria finale. Fu una grande emozione ed ebbi, proprio qui, la fortuna di conoscere una grande organizzatrice, Terricheggia, che assistette al mio spettacolo e volle subito trascinarmi al festival di Locarno. Ho un senso di grande riconoscenza verso Claudio Tortora: il suo Festival funziona perché è realizzato con amore e dedizione dall’intero suo nucleo familiare. Su quel palco, non a caso, sono saliti gli artisti più importanti del cinema: Alberto Sordi, Manfredi e tanti altri. Oggi la Campania ha voglia di rinascere nonostante i tanti problemi che la affliggono. Sono napoletano, vivo a Napoli, conosco le difficoltà di quella città che però rappresenta il giusto compromesso tra gioie e dolori. Il Premio Charlot deve essere la medaglia d’onore della quale tutti dobbiamo essere orgogliosi. Claudio Tortora mi ha chiamato per sviluppare nuove idee, gli ho detto che non credo alla direzione artistica ma ho assicurato la mia collaborazione. Credo che bisogna aprirsi al web, agli youtuber e registrare brevi filmati di saluto al Premio di tutti quegli artisti che, agli albori delle proprie carriere, sono venuti e qui hanno trovato il trampolino di lancio, proprio come è successo a me. Lo Charlot deve diventare un evento annuale anche se, oggi, far ridere è impresa ardua, è esercizio quasi fuori luogo, la satira è diventata cosa complessa. Ma qui abbiamo la genialità che è il nostro vero valore aggiunto”.
Vincenzo De Luca – Nella Sala del Gonfalone del Comune di Salerno a fare gli onori di casa, sul tavolo infiocchettato con la bandiera stemmata della Regione Campania, c’è il Governatore Vincenzo De Luca. Una presenza forte, anche simbolicamente. De Luca ci mette subito la sostanza: “Sarà edizione scoppiettante, intrigante, bella. Ringrazio Alessandro Siani per il contributo che darà anche in futuro al Premio Charlot. Dalla prossima edizione, quella del trentennale, la manifestazione dovrà saper proporre le necessarie novità pur mantenendo la caratteristica fondamentale della fortissima apertura ai giovani talenti aggiungendo elementi di maggiore internazionalizzazione come, ad esempio, l’attenzione ai nuovi linguaggi. Ci sono tutte le condizioni per far crescere questo evento. Oggi il Premio Charlot caratterizza il risveglio culturale della Campania che sta accompagnando il – molto più complicato – tentativo di risveglio generale della nostra terra. Lo sforzo maggiore per entrare nella modernità consiste nell’organizzare e ordinare la creatività e la genialità del popolo campano. Salerno è, in tal senso un esempio virtuoso: Festival della Letteratura, Premio Charlot, Giffoni Film Festival, Festival di Ravello a cui aggiungo un altro evento che pensiamo di realizzare a Paestum su indicazione di Vittorio Sgarbi: il Festival dell’essere tra comunicazione, finte notizie, nuove tecnologie, annegamento della sostanza… Allora: l’edizione di quest’anno del Premio Charlot sarà un punto di svolta caratterizzata anche dai burattini dei fratelli Ferraioli, dal blues, dal cinema, dalla letteratura e con la conclusione dello straordinario spettacolo di Alessandro Siani a suggello di un evento tra i più significativi del nostro Paese che, però, dovrà durare tutto l’anno per diventare elemento permanente della vita culturale del nostro Paese”. Conclude: “Quindi, per la 30esima edizione partiremo prima. Anche dal punto di vista contabile…”.
Il Prenio Charlot si svolgerà all’Arena del Mare di Salerno dal 22 al 29 luglio. Ricchissimo il parterre di ospiti con relativa produzione artistica.