19esimo sbarco di migranti a Salerno: si viaggia oramai al ritmo medio di uno al mese. Nel pomeriggio di domani, lunedì, è attesa sul molo Manfredi una nave militare spagnola con un carico di oltre 400 persone provenienti in gran parte da Africa (ma, probabilmente, anche da Asia), tra cui anche donne e bambini – alcuni dei quali non accompagnati – e, come la storia degli sbarchi insegna, in gran parte catalogabili nella categoria dei ‘migranti economici’. Al netto delle polemiche (la nave è dello Stato spagnolo, per quale ragione non sbarca i migranti oramai tratti in salvo, in Spagna?), resta il dovere di garantire che le procedure di prima accoglienza, assistenza medico-sanitaria, identificazione ed attribuzione dello status vadano a buon fine. Avuta comunicazione da parte del Ministero degli Interni, la Prefettura è da stamattina al lavoro per garantire che tutto funzioni al meglio: ‘convocate’ tutte le parti attive di una macchina organizzativa oramai collaudata. Come sempre sul territorio salernitano resteranno i minori non accompagnati, quelli con le famiglie al seguito e le donne incinte. Gli altri troveranno posto nei centri di accoglienza delle altre province o delle regioni limitrofe. Sarà difficile che alcuni di essi raggiungeranno Roma, data la chiusura dell’Amministrazione capitolina ad ulteriori ospitalità; posizione in verità confutata nel merito dal Ministero. Di fatto, domani, aumenterà il numero di extracomunitari presenti in provincia di Salerno. Meno di una settimana fa il Prefetto Salvatore Malfi aveva detto: “La provincia di Salerno ospita 3mila migranti su 1 milione e 100mila abitanti”. Calcoli alla mano, si tratta di 1 migrante ogni 367 abitanti, ossia 2.75 migranti ogni mille abitanti, al di sopra della quota di 2.5 stabilita dal piano dell’Anci recepito dal Governo. Quota che, da domani, ancor di più lontana.
Migranti, lunedì altri 400. Ma Salerno già ne ospita più di quanti previsti dalla legge
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