Terremoto a Napoli e Verona. La Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica rende noto, attraverso il Procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli ed il ‘facente funzioni’ Nunzio Fragliasso, gli estremi di una colossale operazione di sequestro patrimoniale nell’ambito delle indagini su nota famiglia della criminalità partenopea. A sorpresa emergono anche nomi di società e marchi di livello nazionale: “Guardia di Finanza (GICO) e Squadra Mobile della Questura di Napoli si legge – hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip su richiesta della DDA della Procura di Napoli, nell’ambito delle indagini sul clan Mallardo, avente ad oggetto un patrimonio societario ed immobiliare del valore complessivo di oltre 40 milioni, tra cui lo ‘Stelle Hotel’ di Napoli, l’hotel ‘Sole’ di Verona, la società Crusado Srl con sede presso il Tarì di Marcianise, la gelateria Gelcom Srl di Taranto oltre a ville a Ischia ed in abruzzo, abitazioni a Napoli, nella provincia di Napoli e di Caserta ed a Taranto ed a decine di conti correnti. Il sequestro è relativo ad una rete di società collegate a Gaetano Esposito, titolare di fatto di numerose imprese operanti prevalentemente nel settore del commercio di preziosi ed in quello immobiliare. Il decreto di sequestro rappresenta lo sviluppo delle indagini che, alla fine del 2016, avevano già portato all’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di Gaetano Esposito per il riciclaggio di ingenti somme di denaro di Francesco Mallardo e successivamente al sequestro delle aziende del suo gruppo familiare. Durante le perquisizioni operate nel novembre del 2016 veniva sequestrata la documentazione che riportava la contabilità ‘di comodo’ di movimentazioni tra gli Esposito ed i Cozzolino aventi ad oggetto ingenti provviste di denaro, pari a decine di milioni, tutte non tracciabili; le successive investigazioni hanno consentito di ricostruire i trasferimenti del liquidi e di appurare che gli Esposito ed i Cozzolino fanno parte di una unica rete societaria messa a disposizione del clan Mallardo per consentire il riciclaggio di provviste illecite. Gli ulteriori approfondimenti bancari e societari hanno infine dimostrato la sproporzione tra i redditi dichiarati dagli appartenenti al gruppo Cozzolino e la loro patrimonilità. Il complesso aziendale dei Cozzolino oggi sequestrato risulta operativo nei seguenti settori:
- In quello alberghiero atteso che il gruppo Cozzolino risulta attualmente avere la gestione di due hotel allocati in grandi stazioni italiane: quella di Napoli e quella di Verona, in conseguenza di assegnazioni immobiliari, talvolta anche con il coinvolgimento degli Esposito, fatte da Grandi Stazioni Spa, società legata al gruppo RFI SpA (Rete Ferroviaria Italiana SpA);
- Nel settore della creazione e produzione di gioielli – il noto marchio Crusado – che venivano commercializzati quasi esclusivamente presso le gioiellerie degli Esposito;
- Nel settore tecnologico, in quello telefonico e in quello delle infrastrutture;
- Nel settore della ristorazione, avendo il controllo di società quali la White Food SrL che si approvvigionava di materie prime anche da altre aziende del clan Mallardo già sequestrate nel novembre del 2016.Nelle imprese venivano immessi capitali illeciti in modo da rendere difficoltoso risalire alla loro origine o addirittura da far perdere le tracce mimetizzandoli ed occultandoli: di qui le contestazioni di riciclaggio aggravato”.