La Squadra Mobile della Questura di Padova ha arrestato cinque facchini per furto aggravato di generi alimentari di vario tipo dai magazzini dell’Interporto di Padova. Altri tre sono stati indagati in stato di libertà per lo stesso reato.
I cinque, due fratelli albanesi, un bengalese, un marocchino e un romeno, tutti residenti nella provincia di Padova, retribuiti con stipendi dai 1.600 ai 1.800 euro, sono dipendenti di una società che per conto dell’Interporto gestisce i magazzini alimentari della Despar.
Sono accusati di aver rubato generi alimentari non deperibili (pasta, frutta secca ed altro) per un valore di circa 30 mila euro a testa, nell’arco di poco più di un mese.
L’indagine ha preso avvio ad aprile dopo la denuncia degli ammanchi presentata dalla direzione dell’Interporto.
Gli investigatori, grazie all’installazione di telecamere nascoste, hanno scoperto che i magazzinieri addetti alla movimentazione delle merci, giornalmente, prendevano il cibo dai bancali durante il turno di lavoro, lo occultavano sotto i vestiti fino ad arrivare negli spogliatoi dove lo riponevano negli armadietti personali e poi a fine giornata se lo portavano a casa nascosto in uno zaino.
La Polizia ha arrestato 5 magazzinieri per furto di generi alimentari per migliaia di euro. La Squadra Mobile della Questura di Padova ha arrestato cinque facchini per furto aggravato di generi alimentari di vario tipo dai magazzini dell'Interporto di Padova. Altri tre sono stati indagati in stato di libertà per lo stesso reato.I cinque, due fratelli albanesi, un bengalese, un marocchino e un romeno, tutti residenti nella provincia di Padova, retribuiti con stipendi dai 1.600 ai 1.800 euro, sono dipendenti di una società che per conto dell'Interporto gestisce i magazzini alimentari della Despar. Sono accusati di aver rubato generi alimentari non deperibili (pasta, frutta secca ed altro) per un valore di circa 30 mila euro a testa, nell’arco di poco più di un mese.L’indagine ha preso avvio ad aprile dopo la denuncia degli ammanchi presentata dalla direzione dell’Interporto. Gli investigatori, grazie all’installazione di telecamere nascoste, hanno scoperto che i magazzinieri addetti alla movimentazione delle merci, giornalmente, prendevano il cibo dai bancali durante il turno di lavoro, lo occultavano sotto i vestiti fino ad arrivare negli spogliatoi dove lo riponevano negli armadietti personali e poi a fine giornata se lo portavano a casa nascosto in uno zaino.
Pubblicato da Questura Di Padova su Sabato 10 giugno 2017