Agenti della Questura di Ragusa hanno fermato 5 scafisti:1 bengalese, 1 egiziano, 1 gambiano (minore) e 2 marocchini. Secondo il racconto dei testimoni, hanno condotto un gommone ed un barcone in legno con 389 migranti quasi tutti provenienti dall’Eritrea e dal Bangladesh.
I testimoni hanno raccontato: “Eravamo chiusi in stiva; il capitano era del Bangladesh e l’addetto ai motori e satellitare era egiziano”; “li abbiamo trovati a bordo, ci aspettavano a 100 metri dalla riva ed un gommone faceva da spola facendoci salire a gruppi di 50”.
Gli uomini della Squadra Mobile, con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza ed una dei Carabinieri, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto gli scafisti indicati dai migranti. I migranti hanno sin da subito indicato un giovane gambiano minorenne che si occupava di tenere la rotta grazie ad una bussola ed altri due marocchini che si alternavano al timone. Considerato quanto raccolto in atti, gli investigatori della Polizia hanno subito sottoposto a fermo i due responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed indagato in stato di libertà il terzo soggetto di origini marocchine.Per quanto concerne le indagini sul barcone, gli investigatori hanno trovato qualche difficoltà iniziale stante il totale mutismo dei migranti.
Dopo aver raccolto tutte le testimonianze, gli scafisti sono stati condotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea.
Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, gli investigatori hanno infatti ristretto gli scafisti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione.
È la prima volta che viene fermato un comandante di imbarcazione del Bangladesh.
45 i fermati nel 2017 (5 minori); 200 i fermati del 2016 (29 minori).
Nel 2017 presso l’Hot Spot di Pozzallo hanno già fatto ingresso 4.718 migranti in occasione di 16 approdi; nel 2016 erano arrivati 18.488 migranti in occasione di 56 sbarchi.
I FATTI – Domenica la sala operativa di Roma segnalava alla nave “Golfo Azzurro”, una barca in legno carica di migranti. La nave si dirigeva verso quelle coordinate sino a quando, intercettava il barcone segnalato: l’unità di soccorso e dava inizio alle operazioni di trasbordo dei migranti a bordo della barca in legno, giungendo presso il porto di Pozzallo.
Il Funzionario della Polizia di Stato, dirigente del servizio di Ordine e Sicurezza Pubblica, con a disposizione decine di uomini, ha dovuto coordinare le immediate partenze, i trasferimenti dall’Hot Spot ad altre regioni di centinaia di migranti, in piena sinergia con i funzionari della Prefettura che coordinano la “macchina” dell’accoglienza. Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni.Alle procedure hanno partecipato 30 Agenti della Polizia di Stato ed altri uomini appartenenti alle Forze dell’Ordine ed all’Esercito Italiano, così come gli Enti inviati dalla Prefettura di Ragusa, Protezione Civile, medici e Croce Rossa Italiana per le visite.
Pubblicato da Questura di Ragusa su Mercoledì 7 giugno 2017