SALERNO – L’Arcivescovo Moretti ‘purifica’ e accoglie il ‘Gregge’ tra lo scetticismo. Mons. Salerno: “Obbediamo. Ma ora diventino veramente Chiesa”

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All’indomani della lettera (1 giugno 2017) con la quale l’Arcivescovo metropolita Mons. Luigi Moretti porta nell’alveo dell’ortodossia ecclesiale, recuperandoli al Ministero, i sacerdoti ed i laici che avevano operato in clandestinità nella Chiesa Cattolica fino al 2004, arriva la puntualizzazione di Mons. Mario Salerno, Don Roberto Faccenda,  Don Giuseppe Guariglia e Don Daniele Peron: i quattro sacerdoti, seppure accolgono “con spirito di fede la soluzione individuata dall’Arcivescovo”, non esitano ad inviargli una lettera (3 giugno 2017) con la quale, nel puntualizzare tutte le negatività che caratterizzarono l’esperienza del ‘gregge’ (“clandestinità, abusi sacramentali, milleranismo, riferimenti a presunte rivelazioni private, disobbedienza ecc…), si aprono “perchè i membri di della associazione possano diventare ‘veramente’ Chiesa”.   In merito, Mons. Mario Salerno afferma: “Clandestinità, incertezze dottrinali, presunte rivelazioni. Chi, oltre dieci anni fa, faceva notare al ‘gregge’ queste criticità veniva definito guerrafondaio e carrierista! Oggi, visto il cammino fatto (‘Vescovo e membri dell’Associazione’) anche il ‘gregge’ riconosce ‘questi tratti della storia pregressa’ da cui ci si sarebbe purificati. Si prende atto. Non è mai troppo tardi! In riferimento al nostro documento inviato, si precisa che non è stato sottoposto a pubblica sottoscrizione per nostra scelta onde evitare che potesse essere interpretato come una sorta di contestazione. Tale non è ma si tratta solo di una presa d’atto e di una puntualizzazione sulla decisione del Vescovo, accolta in spirito di fede e di obbedienza”.

La lettera dell’Arcivescovo Moretti che recupera il ‘gregge’

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