Una cittadina albanese, assistita da una Onlus, fa ricorso perchè esclusa dall’ammissione alle prove preselettive per il concorso a 800 assistenti giudiziari. Il giudice (di Firenze) le dà ragione affermando il principio della supremazia delle disposizioni comunitarie rispetto a quelle nazionali. Quindi ha ordinato la sospensione fino a che il bando non preveda l’ammissione dei cittadini comunitari e di quelli non comunitari in regola con il permesso di soggiorno. Interviene Gianni Alemanno che così commenta: “È inaccettabile che un giudice sospenda un concorso per cancellieri, chiedendo la riammissione degli stranieri, accettando il ricorso di una cittadina albanese assistita da una ONLUS italiana. Mentre con questo concorso 300mila italiani sperano in un posto di lavoro, pensare di poter dare anche uno solo degli 800 posti disponibili a uno straniero è assolutamente inaccettabile. Che poi la motivazione data dal giudice alla sospensiva sia la prevalenza dell giurisprudenza comunitaria sulla normativa italiana è la dimostrazione palese che i vincoli dell’Unione Europea sono oggi il principale ostacolo per creare lavoro in Italia. L’unica strada percorribile è la riaffermazione della sovranità nazionale a difesa del lavoro italiano”.
CONDIVIDETE QUESTA VERGOGNA! ACCETTATO IL RICORSO DI UN'ALBANESE, SOSPESO IL CONCORSO PER CANCELLIERI PERCHÈ ESCLUSI GLI STRANIERI!!!È inaccettabile che un giudice sospenda un concorso per cancellieri, chiedendo la riammissione degli stranieri, accettando il ricorso di una cittadina albanese assistita da una ONLUS italiana. Mentre con questo concorso 300mila italiani sperano in un posto di lavoro, pensare di poter dare anche uno solo degli 800 posti disponibili a uno straniero è assolutamente inaccettabile. Che poi la motivazione data dal giudice alla sospensiva sia la prevalenza dell giurisprudenza comunitaria sulla normativa italiana è la dimostrazione palese che i vincoli dell'Unione europea sono oggi il principale ostacolo per creare lavoro in Italia. L'unica strada percorribile è la riaffermazione della sovranità nazionale a difesa del lavoro italiano.
Pubblicato da Gianni Alemanno su Venerdì 2 giugno 2017