Oggi, nel porto di Napoli ha attraccato la nave ‘Prudence’ di Medici Senza Frontiere con 1.449 persone tra le quali anche due cadaveri. Migranti partiti dalla Libia e recuperati nel Canale di Sicilia. Con la chiusura dei porti della Sicilia per il G7 e l’arrivo di poche ore fa della nave Aquarius al porto di Salerno, quello di Napoli è il primo scalo disponibile.
Ecco come Medici Senza Frontiere racconta l’ennesimo recupero di persone in mare: “Giovedì 25 maggio la Prudence, nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere (MSF), ha soccorso 1449 persone da 12 diversi barconi, in 10 ore consecutive di intense operazioni di soccorso, senza nessuna altra imbarcazione che potesse fornire supporto nell’area, in una giornata in cui grazie all’intervento di altre ONG e della Guardia Costiera Italiana è stato soccorso un totale di 2300 persone. Ora la Prudence è sovraffollata ben oltre la sua capienza, pari a 600 persone al massimo, e dovrà navigare in queste condizioni fino a domenica per raggiungere il primo porto disponibile allo sbarco, ovvero Napoli in quanto i porti della Sicioia sono stati inaccettabilmente chiusi per il G7. Finora le autorità italiane non sono riuscite ad inviare una nave a supporto per effettuare il trasferimento di una parte delle persone a bordo.
“In queste condizioni ci è semplicemente impossibile fornire cibo e un’assistenza medica adeguata a centinaia di uomini, donne e bambini, e il primo porto disponibile per lo sbarco è a 48 ore dalla nostra posizione attuale. Dopo aver soccorso centinaia di persone da una morte certa in mare, non possiamo ora garantire loro delle condizioni di sicurezza a bordo a causa del forte sovraffollamento” dichiara Michele Trainiti, coordinatore delle operazioni di ricerca e soccorso per MSF. “In questo momento, nonostante le nostre richieste di supporto fatte alle autorità italiane, nessuna nave militare o commerciale è stata inviata in nostro aiuto per assisterci in questa situazione disperata. Dove sono gli altri? L’Unione Europea ha deciso di venir meno al dovere di proteggere vite in mare?”
Tra le persone soccorse dalla Prudence vi sono circa 140 donne e 45 bambini, il più piccolo di solo una settimana di vita. Il team medico ha dovuto predisporre tre evacuazioni mediche dei casi più gravi, incluso un caso di arresto cardiaco. Lo staff di MSF ha dovuto inoltre recuperare due corpi da un gommone durante la prima operazione di soccorso.
“La situazione nel Mediterraneo continua ad essere insostenibile, con persone che muoiono ogni giorno. Chiediamo ancora una volta all’Unione Europea e ai leader del G7 di creare dei canali legali e sicuri per chi è in cerca di protezione. Chiediamo inoltre il dispiegamento, al piú presto, di un meccanismo proattivo di ricerca e soccorso in mare come unica soluzione concreta per ridurre le morti e la sofferenza in mare “.
I SALVATAGGI – Di seguito il video delle operazioni di venerdi 19 maggio girato dalla Guardia Costiera che laDenuncia.it ha estrapolato dal giornale ‘Sostenitori delle Forze dell’Ordine’. Le operazioni sono state coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, concluse alle prime luci dell’alba della mattinata del 20 maggio, con il bilancio complessivo di 17 unità e 2.121 persone soccorse, e con il recupero di un corpo privo di vita. Ai soccorsi hanno inoltre preso parte Nave Peluso – CP905 della Guardia Costiera, la nave spagnola Canarias, inserita nel dispositivo EUNAVFOR MED, e la nave Iuventa dell’ONG Jugend Rettet, la nave See Fuchs della ONG Sea Eye e 2 navi mercantili.
VIDEO: GLI UOMINI DELLA GUARDIA COSTIERA IN AZIONE PER IL PERI…
GLI UOMINI DELLA GUARDIA COSTIERA IN AZIONE PER IL PERICOLOSO RECUPERO DEI MIGRANTI. LE IMMAGINI.
Pubblicato da Sostenitori Delle Forze Dell'Ordine su Sabato 27 maggio 2017