Teramo. Tangenti nella P.A: otto arresti della Finanza tra pubblici dipendenti, politici e imprenditori. Colpiti AUSL 4 e Comune di Giulianova

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A seguito di una complessa ed approfondita attività di indagine svolta dall’inizio del 2016 – ed ancora in corso – dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Teramo, coordinata della Procura della Repubblica, sono state seguite otto misure cautelari restrittive: quattro in carcere e quattro agli arresti domiciliari applicate dal GIP del Tribunale di Teramo Domenico Canosa, per gravi reati contro la Pubblica Amministrazione e la fede pubblica commessi all’interno del Comune di Giulianova e dell’AUSL 4 di Teramo. Impegnati 80 finanzieri.
A darne notizia è il Procuratore della Repubblica di Teramo, Antonio Guerriero, che così ricostruisce: “In primo luogo sono stati accertati plurimi e gravi reati di corruzione, tentata concussione, tentata induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, falsità in atti pubblici e in materia edilizia urbanistica commessi, in concorso tra loro, da un dipendente del Comune di Giulianova in concorso con altri, in favore di alcuni professionisti e imprenditori edili (nel caso delle accertate corruzioni) o contro altri professionisti ed imprenditori edili (nel caso delle accertate tentate concussioni, tentate induzioni indebite a dare o promettere utilità, abusi d’ufficio)”.
Il Procuratore continua: “In particolare, il dipendente del Comune di Giulianova per diversi anni per un verso ha sistematicamente e costantemente asservito la funzione pubblica esercitata e i propri poteri in cambio di denaro ed altre indebite utilità per sé e per il proprio coniuge, agli interessi privati di diversi soggetti fisici e giuridici operanti sul territorio del Comune di Giulianova; per altro verso, ha ripetutamente abusato della sua qualità e dei suoi poteri per costringere e/o indurre alcune persone a dare o a promettere indebitamente, a sé ed al proprio coniuge, denaro ed altre utilità, non riuscendo nell’intento (almeno nei casi accertati sino a questo momento dell’indagine) per cause indipendenti dalla sua volontà, rappresentate dal rifiuto opposto dai destinatari delle suddette richieste indebite. Ed invero, dagli approfondimenti investigativi, è emerso che le plurime e gravi condotte di corruzione, tentata concussione e tentata induzione indebita a dare o promettere utilità ascritte agli indagati sono state poste in essere, in alcuni casi, mediante esplicite richieste di denaro o di intestazioni di beni immobili in favore di se stessa e del coniuge; in altri casi, mediante richieste di consulenze, fittizie o comunque sovrafatturate, in favore del coniuge; in altri casi ancora, assicurando al coniuge i profitti derivanti dall’esecuzione dei lavori edili commissionati o comunque autorizzati dal Comune di Giulianova. Le condotte di tentata concussione di tentata induzione indebita a dare o promettere utilità hanno invece interessato progetti ed investimenti immobiliari di particolare rilevanza economica promossi nei territori dei Comuni di Giulianova e Castellalto da importanti imprenditori locali. Nel corso degli approfondimenti investigativi disposti dalla Procura di Teramo e condotti dalle Fiamme Gialle sono stati accertati, inoltre, gravi fatti di corruzione e connessi falsi in atti pubblici, posti in essere da un funzionario dell’Unità Operativa Complessa delle Attività Tecniche e Gestione Patrimonio dell’AUSL 4 di Teramo in favore di un gruppo imprenditoriale di Giulianova. Il suddetto pubblico funzionario, a seguito di contropartite economiche riguardanti principalmente lavori di installazione di impianti di energia alternativa preso la sua abitazione privata, ha attestato falsamente l’avvenuto compimento, da parte dell’impresa, di lavori dell’importo di circa 215mila euro. In tal modo ha indotto in errore la AUSL 4 di Teramo che ha liquidato tali compensi a fronte di lavori effettivamente compiuti quantificabili nell’importo di circa 90mila euro. Tale condotta ha determinato un danno per l’ente pari a circa 125mila euro ed un pari arricchimento della ditta.
Le fonti di prova raccolte nei mesi di indagine e sulle quali si fondano le odierne misure cautelari sono costituite, in sintesi, di risultati delle intense e proficue attività di intercettazione che hanno permesso di registrare le condotte concessive, gli accordi corruttivi intercorsi tra gli indagati, nonché i rapporti confidenziali e conviviali intercorrenti tra alcuni di questi.
Gli univoci e plurimi gravi indizi costituiti dai risultati delle attività tecniche hanno poi trovato conferma negli elementi emersi dall’acquisizione delle seguenti ulteriori fonti di prova:

  • dichiarazioni rese da numerose persone informate sui fatti e persone offese;
  • dichiarazioni già rese in sede di interrogatorio da alcuni indagati attinti dalla misura cautelare;
  • una enorme mole di atti e documenti sequestrati e acquisiti presso gli indagati, il Comune di Gulianova, l’AUSL 4 di Teramo ed altri enti pubblici e privati;
  • accertamenti tecnici compiuti da consulenti tecnici nominati dalla Procura della Repubblica.

Sempre su richiesta della Procura della Repubblica di Teramo, il predetto GIP ha emesso altresì un decreto di sequestro preventivo avente ad oggetto la somma di denaro pari a 125mila euro circa nei confronti della società a responsabilità limitata di Giulianova che ha compiuto i lavori di messa in sicurezza dell’edificio sito in Teramo in Corso di Porta Romana, 26. Si tratta di un caso di applicazione della normativa sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche per reati commessi da persone fisiche nell’interesse ed a vantaggio delle stesse e la somma riguarda l’ingiusto profitto tratto a seguito di lavori liquidati dalla AUSL 4 ma che in realtà erano stati compiuti solo in minima parte.
I destinatari delle odierne misure cautelari sono pubblici ufficiali in servizio presso il Comune di Giulianova, la Giulianova Patrimonio SrL (società in house del Comune di Giulianova) e la AUSL 4 di Teramo, nonché alcuni imprenditori edili operanti nella provincia di Teramo. La vicenda estremamente complessa e sviluppata con metodiche di indagine particolarmente avanzate, coordinata dalla Procura di Teramo, con il rilevante apporto del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Teramo, dimostra un ricorrente utilizzo delle funzioni pubbliche per fini privati con sistematiche corruzioni, concussioni e gravissime truffe che hanno provocato rilevanti danni allo Stato ed agli enti pubblici preposti”.

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