De Luca, bomba sul comunismo: “Era il ’68: con Michele Santoro avevamo una grande utopia che si trasformò in un enorme fallimento storico. Da lì estremismo parolaio e le BR” – VIDEO

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Entra nell’aula magna del liceo Torquato Tasso di Salerno, tra i ‘Classici’ più prestigiosi d’Italia; c’è la presentazione della edizione 2017 del Giffoni Experience. Lui si siede al centro dietro il tavolo di presidenza in legno massiccio, lo stesso da sempre, e torna con la mente “al gennaio del ’68; al giorno della solenne inaugurazione dell’inizio dell’anno scolastico…”. Vincenzo De Luca, che del Tasso fu alunno, stimolato dalla gremita presenza di alunni – prevalentemente della sezione Calliope e dall’età di mezzo secolo più bassa – insegna, in un sottile parallelismo “la vacuità delle ideologie che hanno portato a enormi fallimenti”. Dice: “Quell’anno il presidente era il grande ‘dantista’ Ferruccio Incutti. C’erano tutti i docenti riuniti quando, proprio in quel giorno di gennaio del ‘68, si verificò la prima contestazione studentesca al liceo Tasso. Ricordo che mi posizionai in fondo alla sala insieme con altri della mia generazione, al mio fianco c’era Michele Santoro che poi avrebbe fatto carriera giornalistica; ricordo la spinta verso il tavolo della presidenza per occuparlo, per impedire la celebrazione. Era ribellione, era contestazione.  Avevamo, in maniera ‘sgangherata’, un sogno, una grande utopia che si sarebbe poi rivelata un grande fallimento storico da cui negli anni ’70 originarono le BR per un verso, un estremismo inconcludente e parolaio che non ha cambiato di una virgola la realtà del nostro Paese del mondo, dall’altro. Il sogno, quando si sgancia dalla realtà non serve, è solo auto-illusione. Sull’onda della trasgressione, in quegli anni, partì la moda della droga che appariva modernità e che invece si è rivelata una delle più atroci idiozie di quella generazione. Chi si droga, chi si fa una ‘canna’ è un imbecille. Personalmente non l’ho mai fatto per una ragione ideologica: penso che un individuo non debba mai essere privato, nemmeno per un attimo, della propria autonomia di vita e di pensiero. Chi rinuncia anche per un solo attimo alla propria libertà, non merita di vivere”. Chiude con due citazioni classiche: “Da queste aule porto due insegnamenti su tutti, uno di Seneca: ‘Vivere militare est’, vivere vuol dire combattere: al mondo nessuno vi farà sconti; l’altro di Filottete: ‘dì a te stesso cosa vuoi essere e poi fa tutto di conseguenza’. Vi auguro di essere uomini liberi”.
Nel video, dal minuto 45:30 circa  

Conferenza Giffoni Experience 2017

#Conferenza #GiffoniExperienceLa diretta streaming della conferenza dove annunceremo i primi ospiti e le fantastiche anteprime.Con la partecipazione di una rappresentanza di studenti dell'Istituto che ci ospita, presenteremo le prime news e tante altre iniziative che abbiamo in programma. Parteciperà il Presidente della Regione Campania, on.Vincenzo De Luca.

Pubblicato da Giffoni Film Festival su Lunedì 22 maggio 2017

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1 commento

  1. Gregorio Pacelli. il

    Un plauso all’intervento dell’on. Vincenzo de luca nell’aula magna del liceo tasso. Alle citazioni classiche di Seneca e di Filottete, per completare un triangolo io aggiungerei il fondamentale “gnosi sauto’n” (conosci te stesso) di Socrate. Evviva l’istruzione classica! Fondamento per lo sviluppo umano equilibrato.

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