È durata solo poche ore la fuga di un cittadino egiziano, evaso alle prime ore dell’alba del 18 maggio dalla casa di accoglienza della zona sud di Messina, dove si trovava ristretto in regime di arresti domiciliari. I Carabinieri della stazione di Tremestieri agli ordini del Luogotenente Cosimo Locorotondo, allertati dal responsabile della struttura, si sono messi tempestivamente sulle tracce del fuggitivo bloccandolo mentre cercava rifugio nei pressi di un casolare abbandonato in località Larderia. La storia di un egiziano, da poco maggiorenne, inizia nel giugno di 2 anni fa quando viene tratto in arresto con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per aver trasportato sul territorio italiano, in concorso con altri malviventi, 277 migranti a bordo di un barcone di fortuna. Condannato alla pena di 4 anni di reclusione, dopo aver scontato un periodo di detenzione in carcere, è stato ammesso al beneficio degli arresti domiciliari presso la comunità d’accoglienza messinese da cui ieri ha deciso di allontanarsi arbitrariamente. Arrestato per evasione, il giovane è stato processato per direttissima lo stesso giorno e nuovamente collocato agli arresti domiciliari presso la struttura d’accoglienza da cui è fuggito.
Messina. Scafista condannato a 4 anni; va ai domiciliari, evade, i Carabinieri lo acciuffano ma viene rimesso… nella struttura da cui era fuggito
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