Ha funzionato il dispositivo di accoglienza e sicurezza, messo a punto dalla Questura in occasione della finale di Tim Cup, disputata ieri sera allo stadio Olimpico tra Juventus e Lazio.
Rigorosi, ma fluidi, i vari step di controllo messi in atto dalla forze dell’ordine, impegnate per tutta la giornata di ieri.
In particolare, un uomo e una donna indossando la pettorina distintiva degli steward, con tanto di numero, hanno cercato di “infiltrarsi” tra i veri assistenti all’impianto sportivo, ma sono stati scoperti. I due, tifosi juventini di origini pugliesi di 33 e 36 anni, sono stati denunciati per il reato di usurpazione di funzioni pubbliche e sottoposti alla misura del Daspo per 2 anni.
Nel settore distinti sud, inoltre, sono stati bloccati e denunciati altri 2 tifosi juventini.
Il primo, un 45enne di origini cagliaritane, è stato fermato dopo che aveva scavalcato la recinzione cercando di eludere i controlli.
Il secondo, 39enne di Palermo, è stato fermato durante le operazioni di filtraggio, in possesso di biglietto intestato ad altra persona; per lui è scattata una sanzione amministrativa.
Denunciato e sottoposto al Daspo per 2 anni un tifoso della Lazio di 25 anni, il quale durante la partita si è reso responsabile dell’aggressione di un tifoso avversario, tra i settori della tribuna Tevere e dei distinti sud.
All’esterno dello stadio, agenti della divisione Amministrativa della Questura hanno sorpreso 3 persone di origini campane intente a vendere bibite abusivamente. Una di loro in particolare, si era ripresentata dopo che una pattuglia l’ aveva controllata sequestrandone la merce. Si era nuovamente rifornito di bibite. A tutti e 3 è stato notificato il foglio di via obbligatorio.
Al termine della partita, infine, in Largo Maresciallo Diaz, una discussione tra tifosi della Lazio è degenerata in rissa; nella circostanza, uno di loro ha subito l’amputazione di una falange ed è stato accompagnato in ospedale. 5 le persone denunciate e per le quali si sta valutando l’applicazione del Daspo.
ROMA. FINALE DI COPPA ITALIA: ACCOGLIENZA E SICUREZZA GARANTITE PER L’EVENTO. ACCURATI CONTROLLI PREVENTIVI. BLOCCATI ANCHE 2 FINTI STEWARD. Ha funzionato il dispositivo di accoglienza e sicurezza, messo a punto dalla Questura in occasione della finale di Tim Cup, disputata ieri sera allo stadio Olimpico tra Juventus e Lazio.Rigorosi, ma fluidi, i vari step di controllo messi in atto dalla forze dell’ordine, impegnate per tutta la giornata di ieri.In particolare, un uomo e una donna indossando la pettorina distintiva degli steward, con tanto di numero, hanno cercato di “infiltrarsi” tra i veri assistenti all’impianto sportivo, ma sono stati scoperti. I due, tifosi juventini di origini pugliesi di 33 e 36 anni, sono stati denunciati per il reato di usurpazione di funzioni pubbliche e sottoposti alla misura del Daspo per 2 anni.Nel settore distinti sud, inoltre, sono stati bloccati e denunciati altri 2 tifosi juventini.Il primo, un 45enne di origini cagliaritane, è stato fermato dopo che aveva scavalcato la recinzione cercando di eludere i controlli.Il secondo, 39enne di Palermo, è stato fermato durante le operazioni di filtraggio, in possesso di biglietto intestato ad altra persona; per lui è scattata una sanzione amministrativa. Denunciato e sottoposto al Daspo per 2 anni un tifoso della Lazio di 25 anni, il quale durante la partita si è reso responsabile dell’aggressione di un tifoso avversario, tra i settori della tribuna Tevere e dei distinti sud.All’esterno dello stadio, agenti della divisione Amministrativa della Questura hanno sorpreso 3 persone di origini campane intente a vendere bibite abusivamente. Una di loro in particolare, si era ripresentata dopo che una pattuglia l’ aveva controllata sequestrandone la merce. Si era nuovamente rifornito di bibite. A tutti e 3 è stato notificato il foglio di via obbligatorio.Al termine della partita, infine, in Largo Maresciallo Diaz, una discussione tra tifosi della Lazio è degenerata in rissa; nella circostanza, uno di loro ha subito l’amputazione di una falange ed è stato accompagnato in ospedale. 5 le persone denunciate e per le quali si sta valutando l’applicazione del Daspo. Roma 18 maggio 2017
Pubblicato da Questura di Roma su Giovedì 18 maggio 2017