La sentenza odierna della Suprema Corte di Cassazione promette di rivoluzionare il rapporto tra la società ospitante (italiana) e le comunità ospitate (migranti, extracomunitari in particolare). Del verdetto dà notizia l’Ansa: “Gli immigrati che hanno scelto di vivere nel mondo occidentale hanno l’obbligo di conformarsi ai valori della società nella quale hanno deciso di stabilirsi ben sapendo che sono diversi dai loro e non è tollerabile che l’attaccamento ai propri valori, seppure leciti secondo le leggi vigenti nel Paese di provenienza, porti alla violazione cosciente di quelli della società ospitante”. L’Ansa riporta il pronunciamento della Cassazione di condanna di un indiano sikh che voleva circolare con un coltello ‘sacro’ secondo i precetti della sua religione. “In una società multietnica – prosegue il verdetto della Suprema Corte – la convivenza tra soggetti di etnia diversa richiede necessariamente l’identificazione di un nucleo comune in cui immigrati e società di accoglienza si debbono riconoscere. Se l’integrazione non impone l’abbandono della cultura di origine, in consonanza con la previsione dell’art. 2 della Costituzione che valorizza il pluralismo sociale, il limite invalicabile è costituito dal rispetto dei diritti umani e della civiltà giuridica della società ospitante”. Ancora una volta, in Italia, la giustizia colma le lacune della politica. Probabilmente si aprirà ora un dibattito interpretativo sull’accezione “valori” citata dalla Cassazione. Valori occidentali sono, infatti, anche quelli propri della religione predominante.
La Cassazione rompe gli indugi: “Gli immigrati hanno l’obbligo di conformarsi ai valori della società che li ospita”
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1 commento
Anche se con grande Ritardo, la cassazione ha finalmente aperto una strada a proposito di immigrati. È auspicabile che i nostri amati(!?) Politici, lasciando da parte le loro lotte personali, dannose per il paese, si diano da fare per legiferare al riguardo.