Roma – Droga, rapine, furti e ricettazione: 14 arresti di Carabinieri e Polizia in poche ore

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Carabinieri – Tor Sapienza. Tassista e sua moglie – Una pista di droga carpita nel quartiere ha condotto i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Sapienza ad un’abitazione in via del Maggiolino, di proprietà di una coppia – lui, 42enne romano, tassista, già noto alle forze dell’ordine e lei, 32enne albanese – entrambi arrestati per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante il blitz, i Carabinieri hanno sorpreso marito e moglie intenti alla cura di 6 piantine di marijuana, posizionate all’interno di una serra indoor in una camera del loro appartamento.
Ammanettati i coltivatori “fai da te”, i Carabinieri hanno ispezionato l’appartamento e rinvenuto decine di dosi di marijuana e hashish, pronte alla vendita, le piante, la serra, completa di pareti rinfrangenti, lampade alogene, sistema d’irrigazione temporizzato, ventilatori e concimi.
I due arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa del processo.
Carabinieri – Monte Compatri. 7 ladri e ricettatori – Nel corso di un’attività di controllo del territorio, i Carabinieri della Stazione di Monte Compatri  hanno arrestato 7 uomini, 3 romani e 4 stranieri, di età compresa tra i 29 e i 58 anni, tutti già noti alle forze dell’ordine, bloccati mentre stavano sezionando alcune macchine rubate.
I militari ieri mattina hanno notato un’autovettura, una Mercedes, seguita da due furgoni bianchi, di quelli a noleggio, entrare a velocità sostenuta, all’interno di una villa di via Frascati Colonna, risaputa essere abbandonata.
Insospettiti, i militari hanno predisposto un mirato servizio di osservazione, notando anche un discreto movimento di persone dirette all’interno dello stabile abbandonato. Successivamente, chiesti i rinforzi, i Carabinieri hanno effettuato un blitz bloccando gli arrestati mentre erano intenti a “tagliare” delle autovetture, risultate rubate di recente nella Capitale.
Nel corso della perquisizione della villa, i militari hanno rinvenuto un garage adibito ad officina meccanica, con all’interno l’auto che era stata vista entrare poco prima, risultata rubata la stessa notte, due disturbatori di frequenze cd-jammer, a 8 e 10 antenne, utilizzati per disturbare le frequenze radio degli antifurti, installati sulle autovetture, la scocca di un Suv Mercedes nonché, sette motori di grossa cilindrata e 5 cambi, tutti di autovetture Mercedes, frullini, saldatrici e centinaia di chiavi inglesi usate per “cannibalizzare” le auto rubate. Nel terreno antistante erano presenti i due furgoni a noleggio che con molta probabilità venivano usati per trasportare i pezzi delle auto rubate.
Nella disponibilità degli arrestati i militari hanno anche rinvenuto quasi 10 mila euro in contanti, ritenuti provento dell’illecita attività di riciclaggio, che sono stati sequestrati assieme alla mole di attrezzatura e di pezzi di auto rinvenuti nella villa.
Dopo l’arresto i 7 sono stati portati presso il carcere di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Polizia – Casilino. 4 pusher – Ad insospettire gli investigatori della Polizia di Stato sono stati gli strani movimenti intorno all’abitazione di A.M. e così, dopo averla tenuta d’occhio per diversi giorni, sono entrati in azione. Appostati lì nei pressi, i poliziotti del commissariato Casilino hanno visto un uomo avvicinarsi al portone estraendo dal portafogli due banconote da 50 euro e, suonato il citofono, entrare nel giardino di casa dello spacciatore.
Quest’ultimo, ricevuto il denaro, ha aperto l’inferriata della porta finestra facendo accedere il compratore che, uscito poco dopo, è stato bloccato e controllato dagli agenti.
Subito ha ammesso di essere un tossicodipendente ed ha tirato fuori dal calzino 1 involucro in cellophane, termosaldato, contenente 2 grammi di cocaina, appena acquistata dal suo pusher di fiducia, al quale ha dichiarato di rivolgersi abitualmente, per il suo fabbisogno personale.
A suo carico i poliziotti hanno emesso una sanzione amministrativa.
Approfittando poi del fatto che le inferriate erano state riaperte, gli investigatori sono fulmineamente entrati nel giardino ed hanno fatto irruzione nell’appartamento.
S.G., cognata di A.M., ha subito preso una busta dal tavolo del salotto ed è corsa verso il bagno: qui c’era la sorella, A.R.G., che ha gettato il sacchetto nel water.
Grazie alla prontezza di riflessi di un agente, che è riuscito a recuperare la droga, il corpo del reato non è andato perso: all’interno della busta c’erano 38 dosi di cocaina, per un peso complessivo di 31 grammi.
A.M, romano di 43 anni, aveva addosso 300 euro mentre la moglie A.R.G., romana di 50 anni, ne aveva 70 nella borsa. In casa di S.M. e S.G., rispettivamente di 51 e 49 anni, cognati di A.M., sono stati rinvenuti 2 frammenti di hashish per un peso totale di 13 grammi, 390 euro in un borsello sopra il comò ed altri 2000 euro nascosti sotto le coperte dentro un armadio.
Le due coppie di coniugi sono state così arrestate per detenzione ai fini di spaccio, in concorso tra loro, di sostanza stupefacente.

Polizia – San Paolo. Rapinatore –  L’indagine degli agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Paolo, diretto da Massimiliano Maset, è iniziata a seguito di una serie di rapine, ai danni di una nota catena di negozi che, per modus operandi e caratteristiche fisiche dell’autore, potevano riferirsi alla medesima persona, B.M. un noto pregiudicato romano di 44 anni. Il 44enne che era solito agire quasi sempre armato di pistola, e in un occasione armato di coltello, aveva puntato una nota catena di negozi, dove poteva facilmente fare dei sopralluoghi mimetizzandosi tra i clienti, e successivamente attendere il momento più propizio per commettere le rapine. Sono state proprio queste visite, fatte per studiare gli interni del negozio a tradire B.M. che è stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza mentre si aggirava nei reparti del negozio prima delle rapine. La svolta dopo una rapina effettuata nel maggio dello scorso anno, in un grande magazzino di viale Marconi.
Gli investigatori dopo aver esaminato i filmati di videosorveglianza, e attraverso un attenta analisi di comparazione fisionomica hanno individuato il rapinatore che prima appariva a volto scoperto, e successivamente travisato durante le rapine.
Alla luce pertanto degli elementi raccolti, del modus operandi, delle caratteristiche fisiche e soprattutto degli inequivocabili riconoscimenti effettuati dalle vittime, i poliziotti hanno riconosciuto B.M., come autore di ben 4 rapine, tutte avvenute nella stessa catena commerciale. Le risultanze investigative hanno permesso al Sostituto Procuratore della Repubblica, di richiedere al Giudice per le indagini preliminari un provvedimento restrittivo della libertà personale nei confronti del 44enne, già in carcere per una precedente rapina, eseguito presso la casa circondariale di Regina Coeli dove è tuttora detenuto.

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