Salerno e la Costa d’Amalfi reggeranno? L’anticipo d’estate lascia più interrogativi che certezze a fronte di un (prevedibile) riversamento sia in Costiera che nel capoluogo di migliaia di visitatori desiderosi di ritrovare la Divina ad un anno di distanza o di ‘toccare con mano’ il miracolo-Salerno che tanto scuola sta facendo in Italia ed in Europa. In entrambi i casi il problema è strutturale e gli umori si tastano su facebook. Se l’attento Adolfo Gravagnuolo lancia l’allarme sui social evidenziando il macroscopico errore di non ovviare per tempo al guasto di un tombino (“in via lungomare Trieste ce n’è uno non riparato in tempo sulla destra della strada, è di circa un metro quadrato: questo piccolo ostacolo è stato capace di bloccare una intera città, oggi 25 Aprile giornata di festa; è tutto questo tecnicamente possibile? Si poteva rimediare prima ?”), un altrettanto critico Salvatore Gagliano mira in alto, denunciando tutto a De Luca: “Esimio Presidente, nella qualità di Operatore Turistico della Divina Costa, sento il bisogno di segnalarle che la situazione della viabilità in Costiera Amalfitana è diventata pressoché insostenibile sotto tutti gli aspetti. Non c’è un minimo di disciplina. Mezzi pesanti di tutte le dimensioni che attraversano la 163 amalfitana. Pullman enormi. Vie del mare che non funzionano. I poveri vigili urbani di ogni singola realtà, troppo soli ed abbandonati a se stessi, per poter risolvere un problema di tale portata. Ieri pomeriggio mi sono sentito mortificato allorquando un ospite della nostra struttura è partito alle 16 per prendere il treno per Roma alle 19,45 ed è restato imbottigliato fra i tornanti della costiera per giungere a Salerno alle 20.30. Non è possibile è una vergogna! Ma ci si rende conto cosa potrebbe accadere se in quei momenti la strada dovesse essere attraversata da un’ambulanza con un’urgenza? C’è bisogno di un immediato tavolo di concertazione con Anas, Sindaci e categorie per affrontare e risolvere il problema. Ed il tutto dovrà essere coordinato da lei senza alcuna delega e senza guardare gli interessi di chiunque, in quanto il bene della Costa d’Amalfi è un qualcosa che va protetto e tutelato, senza guardare ai singoli ma alle comunità. Di questo passo, mi creda Presidente, scoppieremo tutti e quando ce ne renderemo conto, le assicuro, sarà troppo tardi. Oggi si ricomincia con il lavoro, e vedrà che i tanti pendolari che dovranno attraversarla, avranno notevoli disagi. Governatore, è arrivato il momento di dire basta! Metta in campo la sua determinazione e vedrà che il problema di certo si risolverà. Attendiamo fiduciosi e con tanta speranza”. In contemporanea il Comune di Salerno, sul tema dell’illegalità, rassicurava i salernitani che non erano a lungomare postando una sfilza di foto del tardo pomeriggio: “Ecco come si presenta adesso il nostro splendido e soleggiato lungomare di Salerno. Le pattuglie della Polizia Municipale – dopo aver presidiato lo Stadio per la partita della Salernitana – ora stanno lavorando per mantenere alta la legalità ed arginare il fenomeno degli ambulanti abusivi. Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli ha chiesto ieri al Prefetto un tavolo per l’ordine e la sicurezza proprio per la gestione della sicurezza urbana”. Peccato che, terminato il turno della Polizia Municipale, ben prima delle ore 8 quello stesso lungomare si (ri)trasformava nel suk arabo-afro (per provenienza dei venditori)-napoletano (per provenienza della merce venduta) con il quale risulta sempre più difficile convivere, tanto che l’opposizione in Consiglio comunale ha annunciato un esposto in Procura. In questo contesto si inserisce, a meraviglia, la proposta avanzata dal salernitano e Antonino Papa, ripresa e rilanciata dal blog United Salerno Citizens, di chiudere il lungomare: “Uno dei fiori all’occhiello della città di Salerno, e lo era a prescindere dalla conformazione urbanistica o arredi urbani che dir si voglia … Era pulito e frequentato da persone civili; ora non è né pulito né frequentato da persone civili nè fiore all’occhiello. In parole povere fa schifo. Volutamente non uso foto che mettono in evidenza l’immondizia in ogni aiuola, residui di cibo sulle panchine ed anche a terra, nonostante i contenitori per i rifiuti ogni 50 metri, ed escrementi di vario genere (…). Paradossalmente il problema minore sono i topi ed i venditori ambulanti! Le cause principali di questo degrado sono due, e senza alcun dubbio: la solita inciviltà di una gran fetta di cittadini ed anche di visitatori di scarsa qualità che riempiono la città durante i weekend e non solo e l’assenza di repressione vera. Dove vogliamo arrivare? In molte città, il cui livello di civiltà è constatabile la totale assenza di sporcizia, le aree di verde pubblico sono recintate ed hanno dei cancelli di ingresso/uscita, come la nostra Villa Comunale per intenderci; inoltre hanno degli orari.
A mali estremi… estremi rimedi: non vedo perché non si possa fare a Salerno la stessa cosa che accade in migliaia di città del mondo. Di solito quando un essere umano ha una malattia grave non curabile, come un cancro, ha due alternative: o muore o si opera ed a volte sacrificando parti del corpo pur di restare in vita. Il cancro di Salerno è rappresentato da una parte di cittadini, da una mancata selezione del turismo (che dovrebbe essere la prima cosa per una città che si professa europea e turistica) e da delinquenti di ogni genere che hanno trovato terreno fertile in questa città e che hanno tirato dietro di loro indotto vario.
Pertanto se si vuol restituire decenza non solo al lungomare, è necessario adottare delle decisioni impopolari. O così o si muore. Quindi chiudere i luoghi in cui la cui presenza umana è dannosa (dati di fatto alla mano) finché non si ripristini un livello adeguato di decenza. In questo modo si perde turismo, è vero, ma si perde turismo di scarsa qualità, e cosa aspettiamo?”. Il tutto maturava mentre l’’assessore Roberto De Luca incontrava, con il supporto di Federalberghi Salerno, 40 tra tour operator e giornalisti inglesi per pacchetti turistici dedicati al mercato del Nord Europa basati sui grandi attrattori cittadini. Partita dalla dalla Stazione Marittima di Zaha Hadid, la delegazione britannica ha proseguito il suo tour attraverso il centro antico ed alcuni dei suoi principali siti di interesse storico-artistico (Cattedrale, Complesso di San Pietro a Corte, Giardini della Minerva). Nel pieno del tour, De Luca affermava: “Proprio in questi giorni stiamo entrando nel merito dell’elaborazione di un’offerta che sia in grado di fare crescere il tasso di permanenza dei turisti nella nostra città e di incentivare l’ampliamento degli itinerari di visita nelle località già saldamente inserite nelle mappe internazionali come la Costiera Amalfitana, Paestum ed il Cilento”. Sarà…
Salerno e Costiera invase dai visitatori. Traffico: Gagliano chiama De Luca, in città c’è chi propone la chiusura del lungomare. Il Sindaco posta le foto, 40 tour operator inglesi affascinati
0
Condividi.