Polizia. Ragusa, arrestato ‘richiedente asilo’ spacciatore di droga a ragazzini. Messina, riacciuffati 4 minorenni extracomunitari: tentavano di lasciare la Sicilia

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La Polizia di Stato di Ragusa – Squadra Mobile – ha tratto in arresto B.M. nato in Guinea il 23.01.1994 richiedente asilo domiciliato presso un centro per migranti di Ragusa.
la Questura di Ragusa comunica: “Il Prefetto di Ragusa, Librizzi aveva richiesto al Questore Gammino di intensificare i controlli presso i centri per richiedenti asilo, pertanto venivano date precise direttive agli uffici operativi della Polizia di Stato. Pochi giorni addietro un minore era stato trovato in possesso di alcune dosi di marijuana per uso personale e dalle attività della Squadra Mobile di Ragusa era emerso che la droga fosse stata comprata davanti un centro per migranti di Ragusa.
Gli accertamenti accurati e le indagini dei poliziotti hanno permesso di verificare quale fosse il modus operandi degli spacciatori. Da un’attenta attività di osservazione del centro emergeva che gli acquirenti, spesso giovanissimi, si recavano davanti alla comunità ed attendevano qualche minuto; lo spacciatore si avvicinava alla macchina o allo scooter; raggiungeva un accordo e riceveva il denaro; lo spacciatore entrava dentro al centro da solo e gli acquirenti restavano fuori; dopo pochi minuti tornava lo spacciatore che consegnava la droga per poi andare subito via.
Dopo aver constatato che le informazioni ricevute fossero vere, si procedeva ad un mirato controllo del centro anche con l’ausilio delle Unità Cinofile Antidroga provenienti in ausilio da Catania, dove sono di stanza le specialità della Polizia di Stato, serventi anche Ragusa.
Dopo un breve appostamento giungevano due giovani, poi identificati per ragusani quindicenni, che prendevano contatti con l’odierno arrestato e contrattavano. Dopo poco, il richiedente asilo spacciatore consegnava a ciascuno di loro qualcosa, prendeva il berretto ‘firmato’ di uno dei due e andava via.
Immediatamente i poliziotti bloccavano lo spacciatore e minorenni che facevano cadere a terra sotto lo stretto controlli dei poliziotti, la droga appena acquistata in cambio di un berretto.
Convocati i genitori presso la Squadra Mobile di Ragusa, uno dei ragazzi ammetteva le proprie responsabilità mentre l’altro, nonostante fosse stato visto dai poliziotti gettare via la droga, negava l’evidenza dei fatti tentando di smentire i pubblici ufficiali, pertanto, avendo favorito lo spacciatore, risponderà dei reati previsti dalla legge. Le sue dichiarazioni peraltro erano contrastanti con quelle del suo amico che in modo intelligente ed onesto ammetteva quanto commesso da entrambi. I due minori sono stati segnalati alla Prefettura così come previsto dalla normativa vigente. L’immediata perquisizione del centro permetteva di rinvenire grazie al cane poliziotto ‘Vite’ altra droga in possesso dello spacciatore. Inoltre, altri due ospiti del centro sono stati trovati in possesso di stupefacenti per uso personale e sono segnalati alla Prefettura. Il richiedente asilo è stato arresto per il reato di traffico di sostanze stupefacenti aggravato dall’aver ceduto la droga in cambio di un profitto a due minorenni.
La Polizia di Stato continua l’opera di prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti, grazie anche a genitori e adolescenti che collaborano con la Squadra Mobile al fine di assicurare alla giustizia chi lucra sulla salute e crescita sana dei più giovani”.

Messina, riacciuffati quattro minorenni extracomunitari – Frequenti ed efficaci i controlli degli operatori della Polizia Ferroviaria di Messina diretti dalla dottoressa Oliverio. E’ di ieri l’ultimo rintraccio di minore preceduto, solo qualche giorno fa, da altri tre. Trattasi di extracomunitari allontanatisi dai centri di accoglienza ospitanti senza alcun preavviso. Uno dei quattro è stato individuato a bordo di un treno proveniente da Palermo privo di documento di identità; gli altri tre, invece, si aggiravano nei pressi della biglietteria dei mezzi veloci BlueFerries. Si procedeva, conseguentemente, ai rituali accertamenti presso gli Uffici di Polizia notiziando dell’accaduto la competente Autorità Giudiziaria. Quest’ultima disponeva il loro affidamento alle strutture denuncianti.

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