Cassino. Società campana di riscossione tributi incassa ma non riversa 1.8 mln. Sequestro e 12 denunce

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I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Frosinone, a conclusione di un’articolata indagine di polizia giudiziaria coordinata dal Procuratore della Repubblica di Cassino Luciano d’Emmanuele e dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Cassino Marina Marra, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di una società campana, affidataria della gestione dei servizi di tesoreria, riscossione, liquidazione e accertamento dei tributi locali presso alcuni Comuni del basso Lazio. “Nel corso dell’attività investigativa – comunica il Comando provinciale della Guardia di Finanza – è stato rilevato che la società ha attuato gravi e svariate irregolarità sia dal punto di vista contrattuale che con riferimento alla normativa di settore, non riversando le somme riscosse nelle casse dei Comuni interessati. Sono stati pertanto denunciati alla Procura della Repubblica di Cassino dodici soggetti per l’ipotesi di reato di peculato. Nei confronti di quattro di essi è stato eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca obbligatoria delle somme di denaro sottratte alle Casse Comunali, costituenti il profitto del reato, individuato in circa 1.750.000 euro. L’operazione, denominata ‘Caccia al tesoro’ e posta in essere in completa sinergia con l’Autorità Giudiziaria procedente, testimonia con i fatti l’impegno della Guardia di Finanza nel settore dei reati contro la Pubblica Amministrazione e la determinante partecipazione al recupero di risorse per la collettività e alla tenuta dei conti pubblici in generale”.

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