Tuscolana. Poliziotta salva bimba di 6 anni e scopre le violenze del padre. Lui arrestato, moglie e figlia in struttura protetta

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Storia di sensibilità e spirito di servizio ma anche di violenze e maltrattamenti. La racconta la Questura di Roma: “Una bellissima bambina bionda con gli occhioni azzurri pieni di paura che scappava tra le baracche di un accampamento di fortuna. È questa la scena che si è presentata alla poliziotta della reparto volanti intervenuta con i suoi colleghi del commissariato Tuscolano per una segnalazione di maltrattamenti.
Lucia (nome di fantasia), che ha da poco compiuto 6 anni, stava correndo verso la strada statale e solo la prontezza degli agenti, che l’hanno afferrata un attimo prima di finire in mezzo alla carreggiata, ha impedito che venisse investita.
Mentre la poliziotta cercava di calmarla, gli altri agenti hanno ricostruito la vicenda: la piccola viveva in una baracca con i genitori, entrambi di origini romene ed il padre, V.M di 57 anni, già noto alle forze dell’ordine, ormai da molto tempo, sottoponeva la moglie e la figlia a soprusi e violenze. La prima a rompere il muro del silenzio è stata proprio la bambina che ha raccontato di essere costretta a chiedere l’elemosina davanti alle chiese, di lunghe giornate lasciata sola nella baracca e di essere stata buttata fuori da casa poco prima di essere soccorsa dalla Polizia di Stato.
Solo dopo alcune ore in commissariato, anche la donna ha raccontato delle vessazioni che ormai sistematicamente subiva dal compagno: violenze, anche sessuali, che l’uomo, il più delle volte ubriaco, giustificava come attacchi di gelosia.
Fermato dagli stessi agenti, al termine della giornata, l’uomo è stato arrestato e messo a disposizione della Magistratura. Per la donna e la bambina è stata attivata la rete di protezione, a loro dedicata, e dopo le cure del caso, sono state affidate ad una struttura protetta.
Tra le ‘pagine’ che vengono scritte in un commissariato in questi casi ai poliziotti ne è rimasta una speciale: un disegno fatto dalla bambina che ha così voluto ringraziare Daniela, Roberto, Andrea e Claudio”.

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