Gianturco. La Procura sgombera il campo rom. Il Comune: “Integrazione e inclusione”. Frecciata alla Regione

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Il Comune di Napoli ha realizzato in maniera preventiva le operazioni di trasferimento degli abitanti del campo rom di Gianturco, a seguito della disposizione di sgombero da parte della Procura della Repubblica di Napoli previsto per la prossima settimana.
“Anche in una situazione come questa – dichiara l’Assessore Gaeta- occorre tener conto dell’importanza della cura di cui necessitano le persone, in particolar modo di quelle più fragili. Abbiamo adottato una politica di integrazione ed inclusione dei Rom presenti sul territorio napoletano, ponendoci in prima linea nella lotta al degrado socioambientale e nella tutela dei nuclei familiari.
Questa mattina nell’insediamento di Via Brecce a Sant’Erasmo si registrava la presenza di circa 200 persone: abbiamo assicurato loro soluzioni alternative, attraverso l’inserimento nel centro Deledda e nel nuovo centro di accoglienza, dando la priorità ai nuclei più fragili.
A seguire le operazioni c’erano in prima linea gli assistenti sociali del territorio e del Servizio Contrasto alle Nuove Povertà e Rete delle Emergenze Sociali insieme agli agenti di Polizia Locale dell’UO Tutela Emergenze Sociali e Minori, con il supporto delle associazioni di volontariato e gli enti del terzo settore.
Alla luce di quanto è accaduto questa mattina, e in considerazione della presenza di altri insediamenti Rom in Città, appare quanto mai necessaria l’attivazione urgente della funzione di regia della Regione Campania, così come previsto dalla Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom Sinti e Caminanti.
Il nostro impegno proseguirà in termini di programmazione e realizzazione di percorsi di inclusione ma, bisogna tener presente che nel panorama nazionale l’approccio della Città di Napoli rappresenta un’innovazione nella gestione della problematica, basato su un rapporto diretto con le comunità Rom”.

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