“Stiamo facendo un lavoro straordinario, la situazione finanziaria rimane delicata ma abbiamo iniziato un percorso e sono fiducioso che in due anni saremo la prima sanità d’Italia”.
Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca intervenuto al convegno “Il rilancio della sanità campana. Prospettive future” organizzato dall’università Parthenope di Napoli.
“Siamo nel pieno di un lavoro di rinnovamento per offrire ai cittadini campani una migliore qualità delle prestazioni”.
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A piccoli passi: a piccoli passi le “istituzioni” stanno chiudendo i cosiddetti ospedali minori; riducono il personale sanitario senza rimpiazzare le carenze con nuovi concorsi; limita la libertà/possibilità dei medici di famiglia, di curare adeguatamente i loro pazienti, anteponendo le scelte di carattere economico a quelle finalizzate alla salute pubblica; si mettono tutti i medici ed operatori sanitari che svolgono il loro servizio sul territorio, in condizione di lavorare male. Piccoli ma inesorabili cambiamenti che giustamente screditano il Servizio sanitario Nazionale, agli occhi della pubblica opinione. Il servizio privato sarà percepito come logica evoluzione migliorativa. La giusta coesistenza tra pubblico e privato non diventa più una scelta dei singoli, ma un binario obbligato da una “scelta apparente”.