Sbarco migranti a Pozzallo: la Polizia ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di due cittadini Africani. “Secondo i testimoni – racconta la Questura di Ragusa – sono loro che hanno condotto le imbarcazioni partite dalle coste libiche. I responsabili concorrevano con altri soggetti presenti in Libia al fine di trarne ingiusto ed ingente profitto, compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante. I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri”.
La ricostruzione: “Alle ore 01:54 circa di giovedì 03 marzo 2017, la nave ‘Aquarius’ di ‘SOS Mediterranee’ soccorreva una imbarcazione in legno in precarie condizioni di galleggiabilità con a bordo 89 persone. I clandestini venivano soccorsi e trasbordati sulla nave. Successivamente la stessa nave effettuava altri soccorsi al termine dei quali si dirigeva verso il Porto di Pozzallo dove giungeva alle ore 9 di domenica 5 marzo con 514 migranti complessivamente soccorsi. Dopo le operazioni sanitarie di rito, i migranti venivano trasferiti presso il locale Hotspot per le operazioni di pre-identificazione. Il lavoro degli agenti della Polizia è sempre molto difficile in quanto bisogna far conciliare le esigenze di ordine pubblico, quelle di Polizia Giudiziaria ed ovviamente l’assistenza ai migranti appena sbarcati che resta prioritaria. Il Funzionario della Polizia di Stato, dirigente del servizio di Ordine e Sicurezza Pubblica con a disposizione decine di uomini ha dovuto poi coordinare le immediate partenze ed i trasferimenti dall’Hot Spot ad altre regioni di centinaia di migranti, in piena sinergia con i funzionari della Prefettura che coordinano la ‘macchina’ dell’accoglienza, anche per poter prestare la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni. Alle procedure hanno partecipato trenta agenti della Polizia di Stato ed altri uomini appartenenti alle Forze dell’Ordine ed all’Esercito Italiano, così come gli Enti inviati dalla Prefettura di Ragusa, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana e medici dell’A.S.P. per le visite mediche. Le attività dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato risultano sempre complesse, dovendo essere espletate in tempi ristretti numerose incombenze, così da permettere un immediato invio dei migranti in idonee strutture d’accoglienza individuate dalla Prefettura in base ad un articolato piano di riparto nazionale del Ministero dell’Interno. La Polizia Scientifica ha lavorato consequenzialmente senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. Si sta procedendo al fotosegnalamento dei migranti sbarcati ed al loro trasferimento ad operazioni ultimate, da parte degli uomini della Polizia di Stato che lavorano senza sosta. Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione della Guardia di Finanza dei Carabinieri, hanno sottoposto a fermo due scafisti a distanza di poche ore dall’approdo della nave che ha effettuato il soccorso. Anche in questa occasione gli scafisti sono stati riconosciuti dai migranti passeggeri come coloro che hanno condotto i gommoni e le barche in legno soccorsi nelle acque antistanti la Libia. Gli arrestati sono stati condotti presso l’istituto di pena di Ragusa a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Nel 2017 sono 15 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati circa 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria (29 minori). Nel 2017 presso l’Hot Spot di Pozzallo hanno già fatto ingresso 1.315 migranti in occasione di 4 approdi; nel 2016 erano arrivati 18.488 migranti in occasione di 56 sbarchi. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane”.