Napoli. 18 anni, spara sui ‘Falchi’ ai Decumani: dopo il colpo la pistola s’inceppa. Inseguimento e due arresti

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“Ha compiuto 18 anni  meno di una settimana fa, il volto di un ragazzino, ma l’atteggiamento è quello di un giovane senza scrupoli, che frequenta pregiudicati molto più grandi della sua età”. Comincia così il racconto della Polizia. Che continua: “Nella tarda serata di ieri R.P., pregiudicato di 32 anni, alla guida di uno scooter Honda Sh 300, era in compagnia di  A.I., di 18 anni. I due, sono stati intercettati da una pattuglia degli agenti dei ‘Falchi’ della VI^ sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile, in servizio di prevenzione e controllo del territorio nella zona dei Decumani. All’alt dei poliziotti, il passeggero dello scooter non ha esitato ad estrarre una pistola e sparare contro gli agenti. Il colpo è stato scansato solo grazie all’abilità di guida del poliziotto in sella alla moto, che ha così evitato il peggio. Tra il dedalo di viuzze dei Decumani ne è nato un breve e pericoloso inseguimento: i due occupanti lo scooter Honda Sh 300, pur di sfuggire al controllo, non hanno esitato ad imboccare contro senso le Rampe Maria Longo. Il 18enne, a causa dell’inceppamento dell’arma, una pistola Beretta 34M ed in considerazione del sopraggiungere di un’autovettura che rallentava la loro corsa, si vedeva costretto ad abbandonare l’arma tra due autovetture parcheggiate. Proprio in quel frangente, i poliziotti riuscivano a raggiungere e bloccare i due. La pistola recuperata dagli agenti, era con il cane armato e completa di 3 pallottole nel caricatore, inoltre, all’interno della canna, vi era un bossolo incastrato. Dagli accertamenti è risultato che il diciottenne, nonostante la giovane età, registra precedenti per ricettazione dall’età di 16anni; il trentaduenne registra precedenti per rapina, furto aggravato, stupefacenti ed altro. Entrambi sono stati arrestati dai poliziotti in quanto responsabili, in concorso tra loro, dei reati di porto abusivo di arma comune da sparo, spari in luogo pubblico e resistenza a pubblico ufficiale”.

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