Il Ministro della Difesa Roberta Pinotti ha preso parte a Bruxelles, dal 15 al 16 febbraio, alla riunione dei Ministri della Difesa dei Paesi della NATO. Focus su investimenti per la Difesa e hub regionale per il Sud.
Una risposta alle minacce provenienti da tutte le direzioni. I Ministri della Difesa della Nato hanno approvato la costituzione di un “hub” per il sud presso il comando alleato congiunto di Napoli (Joint Force Command-Naples) che consentirà di coordinare le attività e le informazioni relative alla sicurezza dell’area. Un nuovo approccio dell’Alleanza verso il fronte sud, che ha visto la piena condivisione dei Ministri per l’implementazione del “framework for the south”.
Un risultato importante per l’Italia, che in più occasioni aveva rimarcato la necessità di una maggiore attenzione da parte dei paesi Alleati verso il fronte Sud oltre che sul fronte Est. Pienamente soddisfatta del risultato raggiunto il Ministro Pinotti che, insieme ai colleghi di Francia, Spagna e Portogallo, aveva sollevato il tema indirizzando una lettera al Segretario Generale dell’Alleanza. “Quando si parla di minacce da sud – era stato il commento di Pinotti – si parla di minacce a 360 gradi, difficili da combattere perché il terrorismo usa armi non convenzionali, ma è importante che un’Alleanza come la Nato dia un suo apporto al contrasto di questa minaccia”.
Il tema del contributo della NATO alle sfide del terrorismo e’ stato ripreso nel dibattito della Ministeriale, sottolineando come l’Alleanza può dare il proprio apporto al rafforzamento delle capacità di difesa e sicurezza nel quadro delle relazioni di partenariato con i Paesi più esposti.
Altro tema al centro della Ministeriale, l’esigenza di raggiungere il 2% del pil nazionale dedicato alla spesa per la difesa. Tale traguardo, stabilito dal Vertice NATO di Cardiff, è stato ribadito con determinazione dalla nuova amministrazione USA per voce del Segretario alla Difesa Statunitense, Generale James Mattis. Prima dell’inizio della Ministeriale, il Ministro Pinotti ha avuto un colloquio con lo stesso Mattis, nel quale si è registrata una piena convergenza sulla necessità di continuare a lavorare assieme per la stabilità dell’area mediterranea, per un approccio efficace della Nato verso tutte le sfide, per mantenere unità di intenti nella coalizione anti-Isis nonché per rafforzare la cooperazione bilaterale nei vari campi.
In merito all’incremento della spesa per la Difesa, in diverse circostanze l’Italia ha rimarcato l’importanza di determinare la valenza in termini qualitativi oltreché quantitativi dei contributi assicurati dalle varie nazioni alla Nato. Non solo. Fra il 2015 ed il 2016 l’Italia ha avuto un incremento delle spese per la Difesa che segna un’inversione di tendenza rispetto a quanto avvenuto negli anni precedenti: “ci impegniamo ad andare avanti in questa inversione di tendenza”. Da parte dell’Italia c’è “la massima disponibilità ad investire di più” nella Difesa “ma è certo che occorrerebbe un patto europeo per cui le spese, se possibile tutte, se non è possibile almeno quelle comuni, possano uscire dal conteggio del patto di stabilità” ha spiegato il Ministro che ha aggiunto “è chiaro che qui siamo su un altro piano: questa è la Nato, e un’altra cosa sono il patto di stabilità e l’Ue. Però non c’è dubbio che molte nazioni europee, che non hanno raggiunto come l’Italia il 2%, si trovano ad affrontare lo stesso problema, la stessa questione”.
Necessaria anche “una spinta per una maggiore integrazione della difesa europea, che possa consentirci di avere capacità particolarmente qualificate in comune e anche di non avere duplicazioni”. “La spinta all’integrazione diventerebbe più forte, con un incentivo economico: se sui progetti comuni c’è la possibilità di non computare queste spese nel patto di stabilità, credo che sarebbe anche una spinta per avere più integrazione nella difesa europea” ha concluso il Ministro.
Tra gli altri temi nell’agenda della Ministeriale, l’adattamento dell’Alleanza rispetto ai nuovi scenari di crisi, le misure di rassicurazione e deterrenza ad est, la lotta contro il terrorismo, cyber security e la situazione della Difesa e sicurezza in Georgia.
Nel contesto della Ministeriale NATO, il Ministro ha svolto anche i colloqui bilaterali con i colleghi di Montenegro, Predrag Boskovice e Turchia, Fikri Isik. Infine, con il Ministro della Difesa della Repubblica di Bulgaria, Stefan Dinchev Yanev, la titolare del Dicastero ha firmato un accordo per la cooperazione militare. Al termine della giornata, il Ministro Pinotti ha preso parte ad una riunione di aggiornamento sullo stato della campagna militare nel quadro della coalizione anti ISIL, presieduta dal Segretario alla Difesa americano Mattis. In tale contesto si è discusso infine del possibile apporto della NATO alla lotta al terrorismo.