Impressionante la naturalezza con la quale una grande nave sposti centinaia di containers. Da una parte all’altra della nazione, d’Europa o del mondo. Il cargo, effettuato il carico e lo scarico nel porto di Salerno, naviga verso la successiva destinazione.
Bastimenti che, sulle rotte più tradizionali, arrivano in Europa attraverso Suez – appositamente allargato – provenienti dall’Asia (Cina nella maggioranza dei casi). I teu sono zeppi di merce che, quindi, ritroviamo nei negozi al dettaglio. I containers vengono sbarcati al Molo Trapezio. Attraverso pesanti camion sono quindi trasportati ai grossisti che ‘spacchettano’ e distribuiscono quote di prodotti ai dettaglianti.
Gomma – Salerno serve prevalentemente l’entroterra campano e parte della Basilicata. Ogni volta che una nave del genere attracca nel porto cittadino, si muovono diverse centinaia di camion. Tutta questa merce si sposta esclusivamente su gomma. E’ questa una peculiarità del porto salernitano. La gran parte degli altri scali dello stesso segmento, infatti, affianca alla ‘gomma’ la modalità-ferro. Qui si è invece assistito ad una curiosa quanto anomala inversione di tendenza: quando il porto aveva traffici di merci non sviluppati come quelli attuali, veniva quotidianamente utilizzato il treno-merci che lo collegava alla ferrovia. Un incidente mortale sul lungomare causò la soppressione di treno ed infrastruttura. Riversando sui camion l’onere di tutta la movimentazione dei containers. Da allora, quotidianamente, il viadotto Gatto (propriamente) e via Benedetto Croce (impropriamente) risentono della pesantezza di questo tipo di traffico, peraltro gravato dai Tir del comparto ‘Autostrade del Mare’. Con ripercussioni fino a Vietri sul Mare ed a Cava dei Tirreni.
