Nel quadro dell’intensificazione del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti in genere, con particolare attenzione alle aree di vigilanza doganale, i finanzieri del Comando provinciale di Napoli hanno individuato ed arrestato un trafficante di sostanze stupefacenti che trasportava 3,3 chilogrammi di eroina. In particolare, i finanzieri della tenenza di Capodichino, congiuntamente a funzionari doganali, durante i normali controlli ai passeggeri in transito presso lo scalo aeroportuale partenopeo hanno fermato un cittadino tanzaniano giunto a Napoli con volo proveniente da Johannesburg (Sudafrica) – via Amsterdam, in quanto insospettiti dal nervosismo manifestato mentre raggiungeva l’uscita dell’aerostazione. Al termine di accurati controlli sulla persona e sul bagaglio a seguito, i finanzieri hanno rinvenuto, abilmente occultati nella tracolla, quattro involucri contenenti sostanza stupefacente. L’analisi chimica consentiva di accertare che si trattava di eroina purissima. Il corriere, S.I.Y. di 24 anni, è stato arrestato con l’accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, reato punito con la pena da 8 a 20 anni di reclusione.
Il sequestro segue quello, della stessa importanza e portata, eseguito dalla tenenza di Capodichino – comandata da Beatrice Perciante – in collaborazione con l’Ufficio Dogane, il 22 aprile scorso. Allora fu individuato ed arrestato un trafficante che trasportava 3.120 chilogrammi di eroina nel bagaglio a mano. Anche in quel caso l’uomo era di nazionalità tanzaniana. Si era imbarcato in Madagascar, aveva fatto scalo ad Addis Abeba e poi a Roma Fiumicino prima di arrivare a Napoli. Durante tutti questi passaggi il suo bagaglio a mano non destò sospetti: la droga era nascosta nel sottofondo del trolley, stesa in maniera uniforme per tutta la grandezza del pannello rigido. Con questo sistema allo scanner appare una massa dell’altezza di un centimetro, confondibile con la struttura della valigia. Durante i controlli a campione sui passeggeri in arrivo, specie da determinate zone geografiche, i finanzieri chiesero di aprire la valigia: tolti i vestiti, notarono che il trolley pesava ben più del normale. L’uomo si giustificò dicendo di avere la famiglia in ospedale e di averlo fatto per bisogno di soldi. Con la pesante accusa di traffico internazionale di droga, fu associato al carcere di Poggioreale. L’ipotesi investigativa è che la droga avrebbe alimentato il mercato partenopeo. L’importante sequestro di droga fu il primo nel 2017 della Guardia di Finanza a Capodichino. Questo secondo di oggi porta il totale dell’eroina sequestrata a circa 6.5 chili.